sabato 18 ottobre 2008

Una giornata assolutamente straordinaria

Oltre 2 milioni di lavoratori del settore pubblico e privato, hanno incrociato ieri le braccia, in occasione dello sciopero generale indetto dai sindacati di base (Cobas, Cub, Sdl). Un corteo immenso, nonostante la pioggia continua, ha attraversato le strade di Roma per affermare che “noi la crisi non la paghiamo”. Un corteo contro la scuola delle "classi di inserimento" (modello apartheid), che chiedeva al contrario diritti uguali fra tutti (italiani o migranti che siano), diritto alla casa, maggiore salario, fine della precarietà e degli omicidi sul lavoro, il rilancio di previdenza e sanità pubblica, il rafforzamento della contrattazione nazionale e la reintroduzione della scala mobile per lavoratori e pensionati. Una protesta imponente che rappresenta l’unica opposizione sociale credibile alle politiche di questo governo e a cui il sindacalismo di base ha dato voce, imponendo una distanza netta dalle pratiche concertative di cgil, cisl e uil.
Una presenza importante anche dall’empolese valdelsa che ha visto oltre ai lavoratori dei Cobas e ai precari di “Orda precaria”, oltre 20 fra studenti e insegnanti dell’istituto Enriques di Castelfiorentino e numerosi rappresentati delle scuole di S.Miniato ed Empoli.
Quel movimento che ieri ha avviato un percorso di iniziativa e di lotta, destinato a svilupparsi nei prossimi giorni anche nel nostro territorio, è un movimento nuovo, irrapresentabile, pragmatico e post ideologico, senza le tradizionali bandiere sindacali o di partito, che combatte il mercato senza alcuna nostalgia dello stato, consapevole che il pubblico non va difeso, ma costruito.

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