domenica 31 marzo 2013

Licenziamenti pasquali

LICENZIAMENTI PASQUALI NEGLI APPALTI DELL'IGIENE AMBIENTALE DEL MUGELLO
Inaccettabile e ingiustificato il licenziamento di 4 dipendenti dalle cooperative sociali onlus Comil e Progetto ambiente operanti nell'igiene ambientale del Mugello.
Le responsabilità sono molteplici ,a conferma che l'intreccio di interessi tra Comuni, società pubbliche e cooperative in appalto non tutela i lavoratori ma li sfrutta. al pari di società per azioni e multinazionali

Publiambiente taglia il 20% dell'appalto costringendo le cooperative al massimo ribasso

I piccoli Comuni non hanno un progetto per la raccolta differenziata e il riciclo come alternativa all'incenerimento

Le cooperative, dinanzi a rivendicazioni salariali e contrattuali, si comportano alla stessa stregua di padroni con provvedimenti disciplinari spesso pretestuosi, ricorso ad ammortizzatori sociali e licenziamenti

Il licenziamento dei lavoratori era stato già respinto pochi mesi fa e viene riproposto a inizio primavera.

E' ormai innegabile che il sistema delle cooperative in Italia rappresenta lo strumento migliore con cui abbassare il costo del lavoro giocando sulla ricattabilità del personale costretto a rispettare statuti di cooperative e in caso contrario decadere da socio e perdere il posto. Una ricattabilità largamente diffusa anche in virtù di cooperative spurie c(o di comodo) che hanno basato la loro esistenza sul basso costo dei lavoro, su appalti e subappalti al ribasso, costituendo associazione temporanee di impresa di comodo per potere partecipare alle gare pubbliche e\o a trattativa privata.

Tutto ciò è stato perfino riconosciuto dalla Legacoop per i settori della logistica. Si consideri poi l'applicazione negli appalti di contratti sfavorevoli come quelli delle cooperative sociali e del multiservizi con i Comuni che tacciono e acconsentono perchè contratti di miglior favore per i lavoratori (per esempio contratto unico nel settore dell'igiene ambientale) farebbe lievitare i costi per gli Enti locali alle prese con i tagli della spending review

Sugli appalti è perfino intervenuto il Ministero del Lavoro con una circolare, la n. 5 del 2011, ammettendo numerose irregoalrità negli appalti privati e in quelli pubblici, nella cessione di rami di azienda, nella assenza di responsabilità solidalità tra committente e appaltatore in relazione agli oneri di carattere retributivo, contributivo e fiscale nonchè sulle problematiche inerenti la sicurezza nei luoghi di lavoro.
A ciò si aggiunga l'assenza di controlli sugli appalti e la possibilità che cooperative, genuine e\o spurie che siano, possano agire contro i lavoratori alla stregua di una multinazionale

Il licenziamento di questi 4 lavoratori va ritirato e gli enti pubblici e il committente deve assumersi responsbailità ben definite a partire dalla raccolta porta a porta nei piccoli comuni

COBAS LAVORO PRIVATO

lunedì 25 marzo 2013

QUESTA UNIONE NON CI PIACE


Il 31.12.2012 è nata, in maniera frettolosa e senza nessuna consultazione popolare, l'Unione dei Comuni Circondario dell'Empolese Valdelsa che sostituisce il Circondario e che eserciterà, in luogo e per conto dei Comuni partecipanti, numerose funzioni fondamentali. Alcuni servizi (Polizia municipale, Servizi sociali e Protezione civile) sono già finiti, loro malgrado, nelcalderone. I lavoratori interessati sono staticomandati, per un periodo transitorio, all'Unione.
Lo Statuto prevede che tutti i servizi pubblici possano passare all'Unione perché le Unioni nascono perottimizzarei servizi e la spesa pubblica.
Ma noi temiamo che i tagli vadano a colpire i servizi al cittadino e i posti di lavoro, non a ridurre gli sprechi.
Abbiamo più volte richiesto ai Responsabili chiarimenti sulle novità che verranno introdotte sia per i servizi sia per i lavoratori.
Non abbiamo mai ottenuto risposte.
Qualcosa da nascondere o incapacità di rispondere?
I cittadini non sono stati informati coinvolti.
CHIEDIAMO CHE:
  1. vengano organizzati incontri pubblici nei vari Comuni per spiegare il funzionamento dell'Unione, delle nuove forme di partecipazione, dei servizi erogati con indicazioni precise e dettagliate di quali saranno gliuffici centralizzatie di come funzioneranno gli sportellilasciatisui territori
  2. venga indicato il numero dei Dirigenti e reso noto quanto verranno a costare alla collettività; oltre ai Dirigenti in capo ad ogni servizio sono infatti previsti Dirigenti per Uffici specialie Dirigentidestinati all'assolvimento di attribuzioni di elevata specializzazione professionale e di funzionariato
Neanche i lavoratori degli 11 Comuni interessati sono stati informati o coinvolti. La Delegazione Trattante di parte pubblica sta chiedendo ai componenti delle Rsu di firmare frettolosamente un Contratto decentrato dell'Unioneabborracciatoche avrà una validità di tre anni e che se oggi coinvolge solo i dipendenti di tre settori, fra qualche mese potrebbe coinvolgerne molti altri. E' stato approvato a dicembre unRegolamento per l'ordinamento di uffici e servizie nutriamo forti dubbi che sia stato discusso insieme alle organizzazioni sindacali presenti nelle Rsu.
In base a questo regolamento il Dirigente diventerà sempre più simile al datore di lavoro privato mentre il dipendente pubblico perderà ogni giorno di più i propri diritti e diventerà una pedina da spostare nei vari servizi e comuni , senza considerare la professionalità acquisita o le esigenze personali, un inutile fannullone da eliminare se considerato molesto.
Ma è il semplice dipendente pubblico che ogni giorno cerca di garantire nella maniera migliore il servizio ai cittadini, a volte anche rimediando anche alle pessime scelte dei Dirigenti, lontani dai vari uffici, e degli organi politici.
Per questo CHIEDIAMO CHE:
  1. vengano indicati criteri chiari e oggettivi per lo spostamento dei lavoratori dalla loro attuale sede di lavoro a quella in altri Comuni e che venga rispettata la loro volontà di scelta
  1. il Contratto decentrato dell'Unione, prima di essere sottoscritto, venga discusso e votato da tutti i lavoratori; non accettiamo che venga firmato in maniera frettolosa e senza che tutti i dipendenti ne siano stati messi a conoscenza e ne abbiano discusso
  2. vengano tolti dal Regolamento dell'Unione tutti i riferimenti a cambiamenti di mansioni o perdita dei profili professionali
  3. Venga tolto il licenziamento disciplinare previsto per bassa votazione (inferiore al 50%) conseguita dal dipendente. La votazione del dipendente non viene fatta dal cittadino, soddisfatto o meno di un servizio ricevuto, ma dal Dirigente e in maniera discrezionale; questo renderà i lavoratori più silenziosi e ricattabili
  4. Vengano pubblicizzati gli incontri fra le Rsu e la Delegazione Trattante di parte pubblica e che questi incontri avvengano fuori dall'orario di lavoro in modo da consentire a tutti i lavoratori interessati di assistervi e che tutti i documenti inerenti il rapporto di lavoro vengano trasmessi ai dipendenti
  5. vengano organizzati corsi di formazione professionale sul funzionamento dell'Unione dei Comuni rivolti a dipendenti
  6. venga inserita nello statuto l'eventualità dello scioglimento dell'Unione garanzie per il rientro dei dipendenti nei comuni di provenienza e per la continuità dei servizi
  7. siano inserite clausole a tutela dei lavoratori nelle future gare di appalto bandite dall'Unione: per la salvaguardia dei posti di lavoro e contro gli appalti al ribasso. A parità di lavoro, parità di diritti e di salario.
Invitiamo tutti i cittadini, i movimenti e le associazioni a pretendere che vengano organizzati incontri pubblici con le Amministrazioni sul funzionamento dell'Unione dei Comuni affinché sia garantita la partecipazione attiva e l'informazione.
Invitiamo tutti i lavoratori dei Comuni che fanno parte dell'Unione a promuovere e sostenere le nostre richieste verso i componenti delle Rsu, e ad affiancare e sostenere queste affinché venga garantita la massima partecipazione e trasparenza.


Cobas Empoli Valdelsa
Per contatti:
e-mail: cobasempolivaldelsa@alice.it
Telef. 340 0727768