mercoledì 29 ottobre 2008

Pavia: sfrattato tremonti dal suo studio

Questa mattina, martedì 28 ottobre, si è tenuta presso il cortile del rettorato l'assemblea delle assemblee di facoltà, partecipata da un migliaio di studentesse e studenti.
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Al termine dell'assemblea, studentesse e studenti sono partiti in corteo verso lo studio del professor Giulio Tremonti, estensore della legge 133 e ordinario di diritto tributario presso il dipartimento di economia pubblica e territoriale dell'università di Pavia.
Non avendo trovato il professore in studio, essendo in congedo parlamentare da 14 anni, gli studenti hanno consegnato dei pizzini raccolti precedentemente in assemblea, in cui ogni studente ha elaborato un messaggio da fargli recepire.
Gli studenti, ritenendo Tremonti, ministro dei tagli all'istruzione, incompatibile con ogni incarico accademico, hanno reso esecutivo lo sfratto dal suo studio.
"Sprechi? Tagliamo i baroni" citava lo striscione appeso alla sua finestra.
Le riforme non le fanno i ministri, men che meno quelli che in università non mettono piede da anni, men che meno coi tagli indiscriminati.
Le riforme dell'università le fa il corpo vivo dell'università. E ci stiamo lavorando...
Non paghi, gli studenti, hanno dato vita ad un corteo spontaneo per le vie cittadine, al grido di "non pagheremo noi la vostra crisi".
Il corteo ha invaso gli spazi cittadini, coinvolgendo gli abitanti di una città universitaria totalmente dipendente, sia culturalmente che economicamente, da chi anima l'ateneo.
Spontaneità, creatività ed irrapresentabilità del movimento si sono concretizzate in improvvisati blocchi stradali.
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studenti contro la 133 Pavia

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