giovedì 9 ottobre 2008

Non siamo clandestini, siamo cittadini

Siamo clandestini quando lavoriamo senza contratto.

Siamo clandestini ogni volta che finisce un contratto di lavoro.

Il licenziamento, la fine di un lavoro, l’assenza di una casa adeguata, significano la revoca, o il mancato rinnovo, del permesso di soggiorno.

Ci vogliono clandestini, o a rischio clandestini, per poterci sfruttare.

Clandestini: gran parte della manodopera in molti settori dell’economia contemporanea, la manutenzione delle metropoli affidata a noi clandestini .. nessun governo risolve i nostri problemi.

Per non rischiare il permesso di soggiorno accettiamo tutte le forme di sfruttamento e di violazione dei diritti del lavoro e della dignità della persona.

Veniamo dall’Africa, dall’Asia, dall’Europa orientale, per produrre la ricchezza di questa Europa ricevendo in cambio paghe da fame e sopraffazioni.

Di fronte a questa realtà non ci sono comunità etniche, nazionalità d’origine da difendere.

Ci battiamo per i diritti di tutti non conta da dove veniamo.

Oggi dicono che in Italia siamo noi il problema, TOGLIAMO SICUREZZA..Qualcuno di noi muore ogni giorno, cascando da un’impalcatura o stritolato da una macchina.

Quando accettiamo questi lavori, SENZA SICUREZZA, per pochi euro l’ora rischiando la vita non siamo un problema..

Portiamo con noi la nostra cultura, le nostre storie. Vogliamo dignità. Vogliamo pace e non guerre.

Non siamo clandestini. Siamo cittadini!

Le migranti e i migranti con il Movimento di lotta per la casa - Firenze

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