venerdì 3 ottobre 2008

La lunga scia di sangue

Quattro morti solo ieri in toscana. Tre nei cantieri per la variante di valico: Giovanni Mesiti, 49 anni, di Locri (Reggio Calabria), Rosario Caruso, 26 anni, di Sinopoli (Reggio Calabria), e Gaetano Cervicato, 45, di Melito di Napoli (Napoli), il quarto (Alessandro Marrai) su un cantiere della Tav che porta dalla stazione di Castello a quella di Rifredi. Tav e variante di valico sono la rappresentazione più evidente del fallimento di un modello di sviluppo che ha devastato i territori e generato morti e insicurezza. E’ inaccettabile che si possa morire cadendo nel vuoto o travolti da un carrello per la manutenzione in due fra i cantieri più monitorati d’italia.

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