Se la “premessa”
alla piattaforma Cgil-Cisl-Uil per il rinnovo del contratto
esplicitava una visione liberista - tesa a disattendere/contrastare
il vittorioso refendum 2011 su “acqua pubblica-beni comuni” e a
sostenere strategie energetico-devastanti con altri gasdotti+decine
di rigassificatori+megadepositi - piuttosto che mettere in campo
politiche, rivendicazioni e vertenze nel segno del benessere sociale
e del rispetto ambientale, l’epilogo della vertenza per il
contratto è altrettanto disastroso.
L’ipotesi
d’accordo per il rinnovo siglata da FILCTEM CGIL- FEMCA CISl-
UILTEC UIL conferma le peggiori aspettative sull’inadeguatezza dei
sindacati concertativi a rappresentare le istanze di lotta dei
lavoratori e prosegue sulla strada di un peggioramento complessivo
delle condizioni salariali e normative.
CGI-CISl-UIL dopo
aver abbandonato, ormai da decenni, il conflitto sociale, abdicano
definitivamente anche alla concertazione per sposare un sistema
corporativo che vede aziende e sindacati collaborare per consolidare
quegli apparati di potere e controllo che accumulano ricchezze sul
nostro lavoro.
Esemplificativo
l’allegato sottoscritto tra le parti (pag. 29) dove si definisce
che “le aziende
effettueranno nei confronti dei lavoratori, su indicazione delle
OO.SS. stipulanti, una trattenuta a titolo di quota straordinaria per
il rinnovo contrattuale sulla retribuzione di aprile 2014. I
lavoratori contrari potranno opporsi.. Le quote trattenute verranno
versate alle OO.SS. stipulanti”!!. In
pratica pizzo sul
rinnovo, di importo
indefinito, che verrà automaticamente trattenuto in busta con il
subdolo principio del silenzio assenso!!!!!.Invitiamo
da subito i lavoratori ad esprimere la loro contrarietà!!
CGIL-CISL-UIL
impegnati a consolidare i loro apparati – tra Fondi Pensione e
“sanità integrativa” che porteranno molto denaro nelle casse dei
sindacati- acconsentono così ai diktat padronali sottoscrivendo
un’intesa che in cambio di pochi soldi per i lavoratori, demolisce
ulteriormente la parte normativa.
- Assetti Contrattuali. I contestati accordi interconfederali del 28/06/2011 e 21/09/11 vengono recepiti nel rinnovo contrattuale con esplicito richiamo all’art.7, che introduce la possibilità, attraverso accordi aziendali, di peggiorare ampiamente alle norme del contratto nazionale su prestazione lavorativa, orari e organizzazione del lavoro, decretandone di fatto la scomparsa.
- Gli scatti di anzianità sono aboliti a partire dal 01/01/2016 e con questi l’unico meccanismo rimasto di rivalutazione automatica della retribuzione. Può cantare vittoria solo Federutility visto che per chi già lavora sono definitivamente congelati, mentre i nuovi assunti saranno costretti a rinunciare, in nome di “un’intesa innovativa”, a migliaia di euro nell’arco dell'intera vita lavorativa, previsti invece dagli automatismi. Le associazioni industriale raggiungono così l’obbiettivo che perseguono da tempo e contro il quale i lavoratori gas-acqua hanno scioperato. Si colpisce un istituto salariale storico, conquistato con le lotte ed eroso negli anni, che aveva lo scopo di garantire economicamente i lavoratori a prescindere da produttività, efficienza, redditività dell’impresa e quant’altro perseguono le aziende per incrementare i loro profitti: l’abolizione degli scatti d’anzianità è un furto!! Piuttosto che rivalutare gli importi economici degli scatti d'anzianità, fermi da oltre un decennio, con la loro abolizione si determina una perdita consistente di salario garantito valutabile tra i €.228/anno di un V° livello al 9 scatto d'anzianità e € 2.284/anno sempre di un V° livello di un neoassunto.
- La parte economica oltre che misera, introduce novità che, in linea con le tendenze in voga su produttività e meritocrazia, distingue gli aumenti salariali in due parti: una sui minimi retributivi + una tantum, l'altra sulla produttività, sposando la filosofia padronale che vuole diminuire quote di retribuzione FISSA e GARANTITA trasformandole in quote VARIABILI del salario. In particolare :
- Aumento salariale: per il parametro V° livello è articolato in
-
300 € UNA TANTUM per
un intero anno di vacanza contrattuale equivalenti a 21 € a
mensilità, ben distanti dal crescente bisogno economico delle
famiglie (per i 2° e 3° livelli da 15 a 18 €). Basti ricordare
che per il 2010, nel precedente rinnovo, il comparto acqua prese gli
stessi €. 300. Come se
in 3 anni non fosse aumentato il costo della vita !!
-
Incremento dei minimi
pari a 143 € distribuiti in 3 Rate (saranno 143 € solo il
2°semetre 2015). In pratica si tratta di 840 € per il 2014, 700 €
per il primo semestre 2015 e 1001 € per il secondo semestre 2015.
Complessivamente un
montante di 2841 €. equivalente ad un aumento
medio nel triennio di €.67 lorde,
senz’altro insufficienti a tutelare il potere d’acquisto dei
salari (per un 2° Livello circa €. 49, per il 3° circa €.57,
per il 4° €. 62). Considerando che la maggioranza dei lavoratori è
inquadrata sotto il V° comprendiamo che con questi aumenti non
portiamo neppure la famiglia al cinema due volte al mese!
b)
Produttività. Le due
quote previste di 240€ per il 2014 + 240€ per il 2015 (V°
livello) sono erogabili ma in funzione di produttività e
competitività, cioè profitti per le aziende, da considerarsi UNA
TANTUM e aggiuntive alla contrattazione di secondo livello legata al
Premio di risultato. Di fatto una quota variabile del salario, ben
lontana dalla rimessa che deriva dalla perdita degli scatti
d'anzianità che causerà invece un ulteriore impoverimento dei
lavoratori.
- Orario di lavoro. A fronte della disoccupazione crescente che vede i giovani esclusi dal mercato del lavoro, si convalida la stessa linea padronale che ha aumentato l’età pensionabile e che accetta nuove assunzioni solo al prezzo di minori tutele, maggiore flessibilità e minor costo del lavoro. Come Cobas abbiamo rivendicato ripetutamente che l’unica strada percorribile per combattere la disoccupazione è quella di lavorare meno, lavorare tutti; il rinnovo contrattuale conferma invece che nel ns. comparto l’orario di lavoro è di 38 ore e 30 minuti settimanali e introduce addirittura l’orario supplementare fino a 39 ore anche per i lavoratori in forza prima del Contratto unico di settore del 2002!!
L’odiosa
differenziazione che vedeva i nuovi assunti lavorare 24 ore in più
rispetto ai vecchi assunti non è superata riducendo l’orario a 38
ore, come andava fatto, ma consente alle aziende di “armonizzare
gli orari” con l’introduzione
di una quota oraria (da 30 minuti a 1 ora) flessibile, ossia non
retribuita con le maggiorazioni!!
CGIL-CISL-UIL
scelgono quindi di superare le differenze tra vecchi e nuovi assunti
regalando alle aziende dalle 24 o alle 48 ore/anno di flessibilità
oraria senza oneri aggiuntivi!!!
Alla
faccia d’egualitarismo!!!
- Lavoro Notturno. La stessa logica perversa modifica le norme contrattuali in vigore prorogando di un’ora l’orario di lavoro diurno utile ai fini della retribuzione delle maggiorazioni straordinarie. Con le vecchie norme la maggiorazione del notturno decorreva dalle ore 21, con le nuove norme decorrerà dalle ore 22. Un’ulteriore regalo alle aziende e trasferimento di soldi dalle tasche dei lavoratori a quelle dei padroni!!
- Lavoro in turno. Il testo dell’ipotesi d’accordo colpisce pesantemente anche i lavoratori addetti ai turni e penalizza duramente l’uscita dai turni in termini salariali e di compensazioni per una tipologia di lavoro particolarmente usurante.
- Con le vecchie norme l’uscita del turno poteva avvenire con 55 anni di età e almeno 10 anni di lavoro in turno ovvero 15 anni di lavoro in turno a prescindere dall’età ( e percentuali riproporzionate in ragione di 1/10 o di 1/15esimo)
- Con le nuove norme il diritto all’indennità nei casi di uscita dal turno avviene con 58 anni d’età e almeno 20 anni di lavoro in turno (e percentuali riproporzionate in ragione di 1/20). Le soglie si alzano anche nel caso di richiesta del lavoratore di uscita dai turni, che passano dai vecchi requisiti 55 anni-almeno 15 anni di lavoro in turno-oppure 20 anni a prescindere dall’età alle nuove soglie che diventano 58 anni – almeno 20 di lavoro in turno –ovvero 30 anni la lavoro in turno.
- Reperibilita. L’Art.25, che faceva riferimento sostanzialmente alle norme dell’ex Art.24 Federgas-acqua del 17/11/95 viene stravolto. Cambia la filosofia stessa del servizio che da servizio di Pronto Intervento da garantirsi a tutela della pubblica incolumità, della sicurezza e della funzionalità degli impianti, diventa “un presidio di 24 ore per tutti i giorni dell’anno.. a tutela dell’incolumità della clientela..”!!!.
Le modalità
organizzative della reperibilità, oltre a svilire il ruolo delle
RSU, comprimono le diverse fasce di reperibilità sia sulle tipologie
che sulle fasce orarie. Sparisce
la diversificazione tra TIPO A e TIPO B di reperibilità e quella
sugli orari in
favore di un’unica fascia allineata sui livelli retributivi più
bassi con sola distinzione tra feriale e festivo.
In pratica i compensi previsti sono quelli riferiti solo al vecchio
TIPO B incrementato di 0,50 €. La
perdita salariale sarà così consistente da non essere coperta dagli
aumenti contrattuali!!
La strada da
percorrere era opposta: eliminare le differenze tra i vari contratti
di provenienze e aumentate invece le prestazioni retribuite, a fronte
di un impegno gravoso per i lavoratori e di un servizio necessario e
faticoso, nel rispetto tassativo del riposo fisiologico dopo le
prestazioni!!
- Apprendistato. Si conferma l’apprendistato professionalizzante quale “strumento privilegiato" per l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani (fino a 29 anni!) senza garanzia di positiva conclusione e di trasformazione in contratto a tempo indeterminato e con dilatazione del periodo di prova da 1 a 3 mesi. Come Cobas siamo contrari a tutte le forme di assunzione precaria che costringono i lavoratori nel ricatto costante del licenziamento.
Sotto
la violenta pressione di un generalizzato ricatto occupazionale il
padronato, con la complicità dei sindacati confederali, stravolge la
normativa contrattuale demolendone le tutele.
QUESTO
ACCORDO DEVE ESSERE RIFIUTATO!!!
INVITIAMO
I LAVORATORI A DARE UN MESSAGGIO CHIARO
E
A VOTARE
NO
NELLE ASSEMBLEE !!!
COBAS
del Lavoro Privato
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