L'Assessore alla
Cultura del Comune di Castelfiorentino, Maria Cristina Giglioli, ha definito, in
comunicato del giugno 2013, la Biblioteca Comunale Vallesiana il “fiore
all'occhiello” del Comune. Questo in risposta ad un nostro articolo in cui
lamentavamo tagli alla Biblioteca che sarebbero andati a discapito del servizio
pubblico e dei diritti dei lavoratori.
A distanza di alcuni
mesi, sono i fatti a darci ragione.
Ma forse l'Assessore
non se ne è accorto perchè, al pari della Dirigenza, prende le decisioni ma non
frequenta la Biblioteca e non consulta i lavoratori.
Ricapitoliamo: nel
mese di maggio esce il bando per l'affidamento del “servizio di gestione della
sezione ragazzi, di catalogazione e promozione della lettura della Biblioteca
Comunale Vallesiana”. Il criterio di aggiudicazione è l'offerta economicamente
più vantaggiosa. Vengono stanziati 60.229,02 euro. Già in partenza sono
insufficienti per garantire un buon servizio ai cittadini; infatti viene
ridimensionato il punto prestito della biblioteca alla Coop, nato per avvicinare
il pubblico adulto alla lettura. A presidiarlo, nella maggior parte dell'orario
di apertura, ci sono i volontari. Quella di sostituire i lavoratori con i
volontari, continuiamo a considerarla una scelta vergognosa.
Anche le statistiche
ci appoggiano: nel
periodo settembre-novembre di quest'anno si sono registrati circa 100 prestiti
in meno rispetto al medesimo periodo del 2012, quando a presidiare il punto
prestito c'erano gli operatori. Molti utenti si sono lamentati della scelta
effettuata dall'Amministrazione. Quindi, una scelta infelice.
L'aggiudicazione
dell'appalto si fa attendere: decorsi invano i termini indicati, viene fatta una
proroga alla precedente cooperativa per la copertura del servizio fino al
30.11.2013. Finalmente, il 28.10.2013, viene pubblicato l'esito definitivo:
inutile girarci
intorno, ha vinto la cooperativa che ha presentato il prezzo più basso
54.779,34
euro. Un ribasso del
9,2% sull'importo base. Abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti per
verificare anche noi la “congruità” dell'offerta ma ci è stata negata; eppure,
come lavoratori
coinvolti nel servizio, abbiamo il dovere di assicurarci del rispetto degli
standard di qualità.
Il nostro timore è che
i risparmi avvengano a discapito dei lavoratori. Si passa infatti da una
cooperativa che applica il Contratto Collettivo di Lavoro per i Dipendenti da Aziende del Terziario
della Distribuzione e dei Servizi ad una che applica il Multiservizi.
Qual'è la paga dei lavoratori? Ci sono
dei servizi a cottimo? I contratti sono a tempo indeterminato o a breve
scadenza? Ma al Comune tutto questo non
interessa.
E' inaccettabile che per fare lo stesso tipo di
lavoro continuino ad esistere tipologie contrattuali diverse.
I Comuni
dovranno iniziare ad inserire, nei futuri bandi, punteggi da attribuire per la
salvaguardia dei diritti dei lavoratori: prevalenza dei contratti a tempo
indeterminato, assenza di controversie con il giudice del lavoro etc. Inoltre
dovrebbe essere preteso e applicato un unico contratto, quello di Federculture,
nettamente migliorativo rispetto a tutti gli altri. Così come deve essere
inserita la clausola per la riassunzione del personale in essere.
Pensiamo infatti ai vari appalti che sono in
scadenza in molte biblioteche della nostra zona sperando che i singoli Comuni
siano più consapevoli di quello di Castelfiorentino che vanno tutelati i diritti
di tutti i lavoratori.
E' tempo che i dipendenti delle varie cooperative inizino ad organizzarsi
e ad unirsi per combattere per i loro diritti.
Ed è tempo che si inizi a parlare della reinternalizzazione dei servizi
pubblici.
Cobas Empoli
Valdelsa
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