martedì 20 novembre 2012

Oggi a Pisa IL JOBMEETING DELLA PRECARIETà

Il tasso di disoccupazione in Italia (dati Istat) è del 10,8%, in aumento del 2% solo rispetto a un anno fa.

Tra i 15-24enni, le persone in cerca di lavoro sono 608 mila (il 10,1% della popolazione in questa fascia d'età). Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l'incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca è pari al 35,1

%.

Aumentano gli studenti che abbandonano gli studi per l’aumento dei costi della vita e delle tasse universitarie, il diritto alla istruzione è ormai negato da anni di riforme che hanno distrutto scuola e università pubblica.
I dati confermano un aumento della disoccupazione e anche dei contratti precari, aumentano i giovani che abbandonano gli studi senza trovare lavoro.

Job Meeting PISA è un evento per le aziende private con il sostegno dell’Azienda regionale per il diritto allo studio (che, mentre riceve una quota aumentata delle tasse universitarie estorte agli studenti, costringe le lavoratrici degli appalti, assegnati a ditte senza scrupoli, come il Consorzio Euro Global Service, a lavorare in condizioni disperate) e dell’Ateneo, con l’ingannevole obiettivo di favorire l’ inserimento professionale dei giovani laureati: vetrina vergognosamente pubblicitaria, visto che i soli lavori “sul mercato” sono precari e malpagati.

I servizi di orientamento e consulenza professionale sono spesso e volentieri gestiti da sindacati o da associazioni/enti a loro legati: un business per accaparrarsi fondi europei, mentre con lo smantellamento delle Province sono a rischio i Centri per l’impiego, che da anni hanno perso la loro funzione di orientamento e collocamento.

In questi giorni, sindacati e governo stanno approvando le nuove linee guida sulla produttività, con cui intendono scardinare i contratti collettivi, per favorire intese miranti ad accrescere lo sfruttamento dei lavoratori (crescita delle ore lavorate e dei carichi di lavoro, minore sicurezza, …), in cambio di qualche sgravio fiscale.

In Italia, per creare nuova occupazionale giovanile, c’è bisogno di politiche improntate non ai dettami della austerità e dell’abbattimento del debito scaricato tutto sulla pelle dei lavoratori. Politiche che non possono essere quelle di accrescere l’orario di lavoro innalzando fino all’impossibile l’età pensionabile.

Queste scelte governative, supportate da intese sindacali, allontanano i giovani dal lavoro, accrescono la precarietà e la disoccupazione, destinano sempre maggiori risorse alla speculazione finanziaria a discapito anche di forme di reddito a favore di giovani e disoccupati, favoriscono un futuro fatto di miseria e disoccupazione.

Il Job meeting serve a fare pubblicità alle imprese
Il Jobmeeting non serve ai giovani e agli studenti.

Basta con lo spettacolo a uso e consumo dei soliti profittatori!

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