giovedì 31 marzo 2011

PRESIDIO CONTRO L'intervento militare in Libia

Sabato 2 aprile presidio a Empoli, in piazza della Vittoria, a partire dalle ore 17, nell'ambito della giornata di mobilitazione nazionale CONTRO LA GUERRA, LA CULTURA DELLA GUERRA e per l'immediato cessate il fuoco in Libia.
Siamo convinti che nessuna guerra possa essere "umanizzata" e che nessun diritto dei popoli possa essere affermato da chi sistematicamente calpesta tali diritti a Lampedusa come a Coltano. Il tiranno di turno si chiama ora Gheddafi, sostenuto economicamente, militarmente e politicamente fino a un mese fa e feroce controllore dei flussi migratori in transito verso l'Europa. In cambio di questo controllo si è potuto tacere di fronte alle violazioni quotidiane di ogni più elementare diritto umano, adesso questi stessi governi osano utilizzare il pretesto della guerra "umanitaria" per giustificare la volontà di appropriarsi delle richezze naturali altrui. Oggi si bombarda in Libia per salvare quella stessa popolazione, che arrivata in Italia diventa clandestina e viene reclusa in lager chiamati CIE.
Per questo essere oggi contro la guerra significa anche garantire una vera accoglienza a chi arriva, dignità e diritto di protezione, lottare per un vero diritto di asilo europeo, per una possibilità di scelta del dove stare, dove andare, dove arrivare. Adesso è ora di dire “Welcome”, a chi come noi sceglie di affrontare la crisi piuttosto che subirla, a chi sceglie di vivere degnamente ricominciando da capo e altrove. E' ora di liberare dalla schiavitù della clandestinità chi si ribella scegliendo di partire, di abbattere le frontiere (esterne od interne che siano), rifiutare i CIE, la detenzione, le espulsioni e dispositivi di limitazione delle libertà individuali.
Pretendere per ogni popolo, profugo delle tante guerre e di questa crisi, il riconoscimento del diritto d'asilo europeo assieme alla garanzia di scegliere, in autonomia, dove e come vivere.
TUTTI IN PIAZZA A EMPOLI IL 2 APRILE IN PIAZZA DELLA VITTORIA
CONTRO LA GUERRA
Comunità in resistenza
COBAS Empoli-Valdelsa

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