giovedì 31 marzo 2011

IL BUSINESS DEI CAMPI PROFUGHI

IL BUSINESS DEI CAMPI PROFUGHI
Da coltano (pisa ) dove vorrebbero trasformare una base militare dismessa in Cie


Le rivolte in Maghreb, hanno rotto gli equilibri che i governi europei hanno mantenuto negli ultimi anni con un prezzo altissimo pagato dalle popolazioni (in balia di regimi corrotti e dittatoriali) e ai migranti che con il trattato di amicizia tra Gheddafi e Berlusconi erano trattati come schiavi (associazioni umanitarie parlano di centinaia di morti tra carceri libiche e affondamento di barconi per opera dell'esercito con armi made in italy).

In questi anni sono sorti molti centri di identificazione ed espulsione (i Cie) che hanno rappresentato un affare per molte associazioni legate a doppio filo con il Governo.

L'annunciato trasferimento di migliaia di migranti dai CARA- centri di accoglienza per rifugiati richiedenti asilo - non solo impedisce agli immigrati di avvalersi della istanza di asilo ma serve per aprire nuovi Cie (uno di questi è appunto a Coltano) scaricando sulle comunità locali i costi sociali delle politiche di Berlusconi, militarizzando i territori e creando conflitti sociali tra popolazione locale e immigrati

La costruzione dei Cie è un colossale affare per la Croce Rossa e la Misericordia per associazioni di pseudo volontariato che in barba a tutti i principi di solidarietà ed umanità accettano la costruzione di questi lager per migranti
E mentre passano nuovi e ingiustificati finanziamenti alla Protezione Civile italiana (non certo ad uso civile e preventivo), la Croce Rossa si candida alla gestione dei centridi detenzione per migranti (52 euro al giorno per 2000 immigratu solo a Mineo!)

cobas Pubblico impiego pisa

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