lunedì 14 marzo 2011

La straordinaria vittoria elettorale COBAS alla conceria PEGASO di Fucecchio

Dopo la clamorosa vittoria alla Richard Ginori di Sesto Fiorentino, giovedì 10 marzo i Cobas hanno replicato con uno straordinario cappotto alle elezioni delle RSU per la conceria Pegaso di Fucecchio. Una vittoria storica perché per la prima volta , viene eletta una rsu interamente Cobas, estromettendo completamente il sindacalismo confederale in un’azienda conciaria fiorentina.

Sono state elezioni difficili, precedute da fortissime pressioni della direzione aziendale per cercare di impedirne inizialmente lo svolgimento: staccando i fogli informativi della Commissione Elettorale e negando qualsiasi legittimità ad una presenza sindacale COBAS e, successivamente, attraverso un boicottaggio esplicito, invitando i lavoratori a non votare affinché non fosse superato il cinquanta per cento dei votanti, annullando in questo modo la procedura elettorale.
In precedenza era stata la CGIL a cercare di stravolgere la democrazia sindacale, proponendo che venissero costituite le RSU interaziendali dell’Alba Group, di cui Pegaso fa parte, anziché in ognuno dei due stabilimenti che compongono il gruppo conciario, secondo quanto previsto dallo stesso regolamento elettorale di CGIL, CISL e UIL.

Lo stratagemma aveva l'unico scopo di ovviare alla mancanza di candidati propri per le RSU ed evitare di perdere così il controllo sindacale in quella che rappresenta una delle principali aziende conciarie del territorio. Ma, nonostante i ripetuti tentativi di convincere l'assemblea, i lavoratori hanno respinto la proposta, giudicandola illegittima secondo il regolamento elettorale. Di conseguenza, la CGIL, in assenza di candidati, ha dovuto rinunciare a presentare una sua lista alle elezioni e così il cinquantacinque per cento dei circa sessanta dipendenti ha votato per i tre rappresentanti dei COBAS, sancendo così una storica vittoria.

Il dato che è emerso con più preoccupazione (ma Pegaso non è purtroppo un caso isolato), è stata la singolare comunanza di interessi fra direzioni del personale e sindacalismo confederale, per impedire la libera scelta dei lavoratori al sindacato che reputano più adeguato a tutelare i loro interessi.

I lavoratori, dal canto loro, hanno scelto di non dare più credito a chi sembra aver delegato unicamente agli “appelli” ai sindaci del comprensorio qualsiasi iniziativa di lotta sul rinnovo di un contratto collettivo scaduto ormai dal 31 Ottobre 2010 e sul tentativo di introdurre attraverso di esso il “modello Marchionne”, con aumenti salariali irrisori, flessibilità spinta, minori garanzie per gli ultimi assunti e mancato pagamento dei primi giorni di malattia".

Cobas Pegaso e Cobas Empoli-Valdelsa

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