lunedì 17 febbraio 2014

LAGER – CIE MAI PIU’ , LIBERI TUTTE/I

 Ieri 15/2 ben oltre 5000 compagne/i, hanno risposto alla chiamata delle reti antirazziste e dei movimenti per l’abitare, per  sostenere la chiusura di tutti i CIE , nel caso il lager di Ponte Galeria-Roma
Oggi  16/2  e il 1° marzo, i siciliani  manifesteranno per la chiusura del CARA di Mineo e contro il Muos di Niscemi , il sistema militare Usa per le criminali guerre con i droni.

Un importante e decisivo fine settimana,  che precede la ridiscesa in piazza a  sostegno dei diritti dei migranti il prossimo 1° marzo, e dopo i provocatori blitz repressivi di Roma e Napoli a cui l’insieme  dei movimenti sociali hanno risposto  con compattezza e determinazione.
Il  lager di Ponte Galeria è rimasto circondato per l’intero pomeriggio  e molteplici sono stati i segnali di riconoscimento lanciati dal corteo ai fratelli e sorelle reclusi. Salve di petardi , fumogeni , fuochi di artificio, fiaccole-lanterne,  palloni di carta , grida-slogan da altoparlanti , hanno fatto sentire la solidarietà agli internati e l’impegno  a farla finita contro l’illegalità dei CIE,  luoghi di tortura e umiliazione; con le annesse vendette nei confronti dei 15  migranti - scampati dal disastro di Lampedusa  e che hanno messo in atto la protesta delle “ bocche cucite” per far conoscere al mondo l’infamia dei CIE – di cui 4 espulsi-rimpatriati nella giornata della  manifestazione.
All’appuntamento della stazione Ostiense, per prendere insieme il treno i romani hanno risposto a migliaia .Di treni c’è ne sono voluti ben 3 per poter trasportare i partecipanti, così da  giungere al concentramento di  piazza Caravaggio; raggiunto dopo la discesa alla fermata “parco Leonardo”, percorrendo un lungo centro commerciale , i cui numerosi presenti rimasti sorpresi da questa novità e resi edotti dai contenuti della manifestazione.
Da li , attendendo i compagni napoletani giunti con 2 bus e altre realtà provenienti dalla regione, il corteo  si è mosso al grido di “ liberi tutti, chiudere i lager”, animato soprattutto da migliaia di giovanissimi  ben coscienti dell’impegno che stanno profondendo. Praticamente tutto l’asse viario,  che da Roma si dirige al  mare di Fiumicino percorrendo la via Portuense, è stato bloccato per 4 ore  per l’assedio al lager. L’immagine era quella del fortino assediato , le cui  odiate mura  erano difese dagli scherani in divisa , fatti oggetto del dispregio corale e che non ce l’anno fatta ad impedire lo sradicamento popolare  del truce reticolato che precede le mura.
Agli immigrati reclusi è stato impedito l’accesso ai “cortili d’aria” per vietargli di sentire-interloquire con la protesta , così che solo attraverso le loro telefonate a Radio Onda Rossa riamplificate al corteo, si è potuto sapere di quanto avveniva dentro il lager e dei ringraziamenti per la mobilitazione in corso..
Un grande fine settimana di lotta , che dispone a moltiplicare l’impegno pere farla finita una volta per tutte con l’apartheid  della “detenzione amministrativa” rappresentata dai CIE-CARA, con tutto il sistema di discriminazioni ,illegalità ,” pacchetti sicurezza”,messo in atto dalla fortezza Europa ( da Shengen a Dublino) tesi all’esclusione, segregazione ed espulsione dell’umanità migrante.
LIBERI  TUTTE/I    ,  LAGER – CIE  MAI  PIU’


Roma 16.2.14                CONFEDERAZIONE  COBAS  ROMA

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