giovedì 20 settembre 2012

Facile prendersela con gli autisti precari della ditta Falaschi

E' di due giorni fa la notizia che circa un migliaio di bambini nei comuni di Vinci e Cerreto Guidi son rimasti a casa a causa del mancato passaggio dei pulmini gestiti dalla ditta Falaschi. In conseguenza di questo i Comuni hanno denunciato la ditta per interruzione di pubblico servizi. 

Comuni e i Sindaci dovrebbero prendersela direttamente con le proprie scelte e con l'azienda, mai con i lavoratori che hanno contestato la presenza  non della originale polizza assicurativa ma di una fotocopia. In caso di accertamento delle autorità di polizia, i dipendenti temevano di essere multati e di dovere pagare di tasca loro le sanzioni e per questa ragione non hanno eseguito il servizio.
Da anni i Cobas invitano le Amministrazioni comunali a vigilare sugli appalti senza limitarsi al rispetto formale di qualche clausola ma guardando alle condizioni di lavoro, ai contratti applicati, agli orari, al rispetto della salute e della sicurezza (di chi lavora e dell'utenza).
Ma le risposte di molte Amministrazioni locali o non sono mai pervenute o si sono limitate a difendere l'indifendibile come gli appalti al ribasso, i servizi a gestione mista tra pubblico e privato con una disparità di trattamento (e di retribuzione) e il ricorso a contratti (nel privato) precari. L'atteggiamento delle Amministrazioni Comunali  toscane si spiega spesso con i gravissimi ritardi di pagamento (ma non doveva essere operativa la legge dei 90 giorni entro cui pagare i fornitori della PA??) che mettono in grave difficoltà molte aziende che operano per il pubblico. Ma la merce di scambio (chiudere un occhio sulle normative di sicurezza e sui salari da fame in cambio di lavoro e di ritardi cronici nei pagamenti) è del tutto inaccettabile
La protesta, del tutto legittima, del personale della ditta Falaschi scaturisce anche dalle continue richieste per la costante revisione dei mezzi , per avere scuolabus efficienti con freni e gomme a norma, richieste quasi sempre cadute nel vuoto (l'autista è responsabile penalmente se guida un mezzo con gomme lisce tanto per fare un solo esempio) .
La nostra proposta all'Unione dei Comuni è molto semplice: si ascoltino i lavoratori della ditta e le loro ragioni, si salvaguardino rispetto all'azienda e si stabilisca il principio dell'interesse pubblico secondo il quale sia possibile recedere dal contratto di appalto in caso di violazione di norme elementari salvaguardando sempre e comunque i posti di lavoro,
Nel frattempo invitiamo i Comuni  ad attuare periodici e sistematici controlli per verificare la idoneità dei mezzi nell'interesse dei cittadini, dei Comuni e crediamo anche della Ditta stessa che non avrà problemi a collaborare
Ma un'altra scelta è forse da prendere in considerazione, quella di reinternalizzare il servizio scuolabus con i dipendenti stessi
Vogliamo aprire il confronto? E nel frattempo qualcuno di può dire che fine abbia fatto l'impegno a pagamenti celeri di fornitori che operano per la PA?

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