Solidarietà ai lavoratori delle Pubbliche Assistenze di Castelfiorentino.
I Cobas Empoli-valdelsa esprimono la loro solidarietà ai lavoratori delle Pubbliche Assistenze Riunite che hanno visto in questi giorni tagliare pesantemente il loro contratto di lavoro. Lo facciamo al termine del presidio, dopo aver constatato l'insoddisfazione dei lavoratori e lo sconcertante comunicato firmato dalla CGIL-funzione pubblica che esprime “notevole soddisfazione” per i possibili esiti della trattativa, prodigandosi altresì in ringraziamenti per tutti (Presidente regionale dell'ANPAS e Assessorato regionale alla salute). A tal proposito è bene ricordare come oggi (giovedì 1ottobre) sia stato impedito ai lavoratori di prendere regolare servizio. La vicenda sembrerebbe surreale se non fosse che i protagonisti rappresentano al meglio le contraddizioni e le degenerazioni del cosiddetto terzo settore. Basti pensare che a guidare la ONLUS è un esponente del sindacalismo confederale che, a fronte di una incapacità nel gestire i bilanci dell'associazione, decide di fare quello che solitamente fanno i “padroni”: tagliare il personale per contenere i costi. A questo occorre aggiungere che difficilmente il dirigente di una ONLUS, essendo volontario, potrà essere chiamato a rispondere di eventuali danni o soprusi verso i dipendenti.
Sempre più spesso il terzo settore si trasforma nel luogo dello sfruttamento e del precariato con l'aggravante di fare tutto questo con soldi pubblici. Colpire questi lavoratori che svolgono un lavoro qualificato e importante per il territorio significa danneggiare non solo le loro famiglie ma anche i cittadini in condizione di maggiore disagio. Come COBAS abbiamo sempre contestato la necessità di esternalizzare i servizi sociali e sanitari, consapevoli che dietro a questi processi si nasconde molto spesso la precarizzazione dei rapporti di lavoro, condizioni contrattuali e retributive peggiori (un operatore del terzo settore guadagna in media 500 euro circa in meno di un dipendente ASL, molto spesso non ha ferie pagate...).
I Cobas Empoli-valdelsa oltre alla doverosa solidarietà e vicinanza ai lavoratori colpiti, offrono all'occorrenza tutto il supporto legale ove si rendesse necessario.
Cobas Empoli-valdelsa aderente alla Confederazione Cobas del lavoro privato
I Cobas Empoli-valdelsa esprimono la loro solidarietà ai lavoratori delle Pubbliche Assistenze Riunite che hanno visto in questi giorni tagliare pesantemente il loro contratto di lavoro. Lo facciamo al termine del presidio, dopo aver constatato l'insoddisfazione dei lavoratori e lo sconcertante comunicato firmato dalla CGIL-funzione pubblica che esprime “notevole soddisfazione” per i possibili esiti della trattativa, prodigandosi altresì in ringraziamenti per tutti (Presidente regionale dell'ANPAS e Assessorato regionale alla salute). A tal proposito è bene ricordare come oggi (giovedì 1ottobre) sia stato impedito ai lavoratori di prendere regolare servizio. La vicenda sembrerebbe surreale se non fosse che i protagonisti rappresentano al meglio le contraddizioni e le degenerazioni del cosiddetto terzo settore. Basti pensare che a guidare la ONLUS è un esponente del sindacalismo confederale che, a fronte di una incapacità nel gestire i bilanci dell'associazione, decide di fare quello che solitamente fanno i “padroni”: tagliare il personale per contenere i costi. A questo occorre aggiungere che difficilmente il dirigente di una ONLUS, essendo volontario, potrà essere chiamato a rispondere di eventuali danni o soprusi verso i dipendenti.
Sempre più spesso il terzo settore si trasforma nel luogo dello sfruttamento e del precariato con l'aggravante di fare tutto questo con soldi pubblici. Colpire questi lavoratori che svolgono un lavoro qualificato e importante per il territorio significa danneggiare non solo le loro famiglie ma anche i cittadini in condizione di maggiore disagio. Come COBAS abbiamo sempre contestato la necessità di esternalizzare i servizi sociali e sanitari, consapevoli che dietro a questi processi si nasconde molto spesso la precarizzazione dei rapporti di lavoro, condizioni contrattuali e retributive peggiori (un operatore del terzo settore guadagna in media 500 euro circa in meno di un dipendente ASL, molto spesso non ha ferie pagate...).
I Cobas Empoli-valdelsa oltre alla doverosa solidarietà e vicinanza ai lavoratori colpiti, offrono all'occorrenza tutto il supporto legale ove si rendesse necessario.
Cobas Empoli-valdelsa aderente alla Confederazione Cobas del lavoro privato
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