Se analizziamo il numero delle giornate lavorate e della
forza lavoro realmente attiva, infortuni e morti sul lavoro sono in
costante aumento e dovrebbero indurre a riflettere sulla arretratezza
del modello produttivo italiano
SEgnaliamo poi l' ULTERIORE CRESCITA DEGLI INFORTUNI MORTALI IN AGRICOLTURA: SFIORANO IL 49 PER CENTO DEL TOTALE.
Domenica 13 ottobre ricorre la 63sima Giornata Nazionale per le Vittime del Lavoro , sul sito www.vegaengineering.com
vengono annotati più di 350 decessi con un aumento delle donne e
attenzione che infortuni e morti si verificano in ogni regione del
paese.
leggiamo dal sito sopra menzionato
Gli stranieri deceduti sul
lavoro da gennaio a settembre sono 36, pari al 10,1 per cento del totale
delle vittime in Italia. La maggior parte di nazionalità rumena. A
pagare il prezzo più alto sono gli ultrasessantacinquenni (103 morti).
Sempre gli‘over 65’ quelli a maggior rischio di mortalità considerando
la popolazione lavorativa con un tasso di mortalità pari a 274,
elevatissimo rispetto a tutte le altre fasce di età che va da 7,4 dei
trentenni al 27 dei cinquantenni-sessantenni.
La sicurezza
non è un optional, questo slogan di 10 anni fa è oggi più che mai valido
perchè le condizioni lavorative sono in continuo peggioramento anche a
causa della crisi che porta sempre più lavoratori\trici ad accettare
occupazioni precarie per pochi euro
Anni spesi non per alimentare
la cultura e la pratica della sicurezza ma per svuotare le normative ,
per renderele innocue con il beneplacito dell'intero arco parlamentare,
per depotenziare le sanzioni e il sistema di controlli dei cantieri.
Visto
che questa giornata non potrà essere di lotta, lo sia almeno di
riflessione e di denuncia ricordando che la sicurezza sul lavoro è anche
uno dei temi sui quali si sviluppa lo sciopero generale del 18 ottobre con manifestazione a Roma
SPORTELLO SICUREZZA SUL LAVORO CONFEDERAZIONE COBAS
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