Dalla Bossi-Fini, al Trattato di Shengen,alla Convenzione di
Dublino, leggi,direttive e regolamenti UE sono tutti improntati a risolvere le
sempre più frequenti ondate migratorie -dei profughi e degli asilanti -
attraverso odiosi strumenti punitivi di respingimento e sopruso.
La legge italiana che vieta ai pescherecci di soccorrere i
naufraghi , nel suo genere è la più infame di tutte, nega la più antica delle
tradizioni marinare sul soccorso,punisce fino al sequestro del peschereccio, i
tanti pescatori che continuano a corrispondere ai principi umanitari.
Le responsabilità storiche del colonialismo europeo sono
arcinote; così come quelle più recenti della UE con gli interventi
militari”umanitari” in Somalia e Libia, sempre con l’Italia in testa nel
fornire truppe e basi per l’aggressione. Il passato e il presente avrebbero
dovuto far cogliere alla UE l’occasione per una azione risarcitoria nei
confronti dei migranti, che chiedono accoglienza fuggendo da
guerre,persecuzioni,schiavitù e fame.
Niente di tutto ciò, si continua a procurare e ad essere
complici delle stragi !
E’ del 3 ottobre 2013 il Rapporto in cui cinicamente il
Consiglio Europeo , senza farsi carico di considerare il suolo italiano -in
particolare l’isola di Lampedusa- territorio a tutti gli effetti europeo, si
permette di scaricare sull’Italia l’onere “ dell’accoglienza ai richiedenti
asilo-rifugio politico, dell’espulsione di chi non ha bisogno di
protezione,dell’evitare che i clandestini proseguano il viaggio verso altri
Stati Europei”.
Insomma, alla Fortezza Europa, interessa solo la forza
lavoro migrante a basso costo e quando se ne ha bisogno: di accoglienza
garantita e ripartita non se ne vuole sapere, mentre la funzione repressiva è
delegata ai paesi di sbarco “ al fine di tutelare la tranquillità degli altri
paesi europei “!
Questa Europa delle banche e della finanza, dell’austerità e
della precarietà , dei CIE e dell’esclusione dei migranti, che piace tanto al
governo Letta e ai partiti che lo appoggiano, ci vedrà sempre ostili e
conflittuali, oltremodo nel contrastare le liberticide politiche
sull’immigrazione,di cui l’Italia porta il triste primato per avere introdotto
il reato di clandestinità.
Unanime cordoglio della Confederazione Cobas alle famiglie delle vittime e ai superstiti,
alle Comunità dei migranti e all’intero popolo migrante : l’impegno della
Confederazione Cobas ad abrogare la Bossi-Fini e le infami leggi razziste, a chiudere
i CIE, a rivedere subito il Tratto di Shenghen e la Convenzione di
Dublino, a contribuire all’accoglienza dei migranti con ogni mezzo .
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