venerdì 19 ottobre 2012

ILVA: La verità è rivoluzionaria!

Ilva : la complicità dei sindacati concertativi nel procurare danni alla salute e all'ambiente ; di seguito il documento-accordo  dell'infamia sottoscritto da Fiom-Fim-Uilm  l'8.2.2007.
E quando , dopo l'nichiesta centrale che vede imputati la famiglia Riva e vari dirigenti Ilva, la magistratura procederà per il 2° filone dell'inchiesta " le responsabilità delle istituzioni, dei partiti e dei sindacati" ne vedramo delle belle, anche a proposito dei congrui finanziamenti ai sindacati, messi a libro paga da patron Riva.
http://senzapatria.bloog.it/la-verita-e-rivoluzionaria.html

La verità è rivoluzionaria!

Questi documenti – e la relativa testimonianza – si commentano da soli e documentano in che modo si massacrano – con la complicità dei confederali – i diritti sindacali e come si derogano (in pejus) i contratti nazionali in materia di sicurezza sul lavoro: una nuova – documentata – denuncia di Cataldo Ranieri che ringrazio per aver consentito a socializzarli. pasquale piergiovanni

Ecco l’accordo della vergogna, fino all’ottobre del 2007, data in cui il sottoscritto e Battista si sono dimessi dal sindacato, le denuncie agli enti esterni sulle condizioni di lavoro e quelle ambientali, erano firmate solo dai soliti tre moschettieri ed erano davvero tantissime. In qualche caso, abbiamo coinvolto anche gli altri, ma sempre su nostra iniziativa. Poi qualcuno, nel febbraio del 2007, decise di firmare questo accordo PEGGIORATIVO, INCOMPRENSIBILE, unico nel suo genere. Non credo ne troverete di uguali a livello nazionale. Questo accordo prevedeva che non si potevano fare denuncie agli enti esterni prima di aver consumato le procedure di “raffreddamento”, ovvero tutti gli incontri con l’azienda in ogni struttura fino al coordinatore dell’esecutivo. In pratica, anche in caso di emergenza, prima di denunciare la vicenda agli organi di controllo, dovevano passare giorni di trattativa, trattativa su diritti gia indiscutibili, sanciti dalla costituzione e dai contratti di lavoro. Ogni anno venivano e vengono rinnovate le 21000 ore FONDAMENTALI (7000 a testa per FIM FIOM UILM) di permesso sindacale su cui è fondata la struttura in un’azienda grandissima, queste ore erano indispensabili per sostenere e rappresentare un’area cosi grande e cosi popolata di lavoratori. In quell’occasione, l’azienda chiese qualcosa in cambio, CHE NON SI DOVEVA CONCEDERE, ma senza nessuna remora, i burattini obbedirono al burattinaio e accettarono fottendosene della nostra contrarietà. Da notare che, io ero il coordinatore dell’esecutivo FIOM e Battista era esecutivo FIOM, nessuno più di noi nella FIOM, aveva diritto di approvare o no questa VERGOGNA. Le nostre firme non ci sono, anzi, questo fu uno degli accordi che ci spinse a rompere definitivamente con la struttura, qualora precedentemente ci fosse mai stata intesa. Credete che l’accordo ci avrebbe fermato? Nient’affatto, non lo rispettammo e continuammo a denunciare agli enti esterni. Risultato? La FIOM perse le 7000 ore e così, SOLO LA FIOM, io Massimo Battista e Rizzo, rientrammo sui rispettivi reparti al proprio lavoro. La lettera inviata a Rinaldini, l’allora segretario generale nazionale della FIOM, non produsse i risultati auspicati, le nostre dimissioni furono immediate. Sperando che qualche cervellone non dica che a causa dell’essere rientrati a lavoro ci siamo dimessi, aggiungo che io ancora continua a lavorare, con il mio bel minimo 3° livello in un reparto dove faccio anche lavori di manutenzione e Battista è stato mobbizzato. Trovatemi qualcuno che ha avuto ruoli dirigenziali nel sindacato che non sia sitemato in posizioni di privilegio dopo aver terminato il suo mandato. Lo dico con orgoglio, non con dispiacere o vittimismo. Leggendovi l’accordo, ognuno tragga le proprie conclusioni.
Spero che le condivisioni siano tante e tali affinchè anche quest’altra vergogna del sindacato di Taranto, arrivi a Landini, cosi magare la smette di dire ai lavoratori che ci hanno cacciati e che loro sono diversi.

Cataldo Ranieri

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