iniziative e documenti info: cobasempolivaldelsa@alice.it C/o csa Intifada via XXV aprile 1 -Ponte A Elsa SPORTELLO DI CONSULENZA E TUTELA LEGALE
giovedì 27 agosto 2009
RINVIATO SFRATTO A MONTELUPO
Visti i tempi così stretti che sono stati dati alla famiglia, e la concreta possibilità che lo sfratto di giovedì prossimo sia eseguito materialmente, con la forza pubblica, abbiamo deciso di andare in comune a Montelupo per parlare con l'assessore di competenza, nonché vicesindaco, Giacomo Tizzanini, chiedendogli di adoperarsi in questo arco di tempo per trovare una soluzione che garantisca a questa famiglia (padre, madre e quattro minori) il diritto alla casa o un passaggio non traumatico da casa a casa.
La risposta dell'assessore è stata molto poco soddisfacente e preoccupante, in quanto egli ha dichiarato che a Montelupo non è prevista una procedura di intervento per chi è in emergenza sfratto, e le uniche strade che l'amministrazione propone sono: o quella di dividere la famiglia mandando moglie e bambini in un istituto e il padre in un albergo casa, oppure quella di pagare un eventuale anticipo per un nuovo contratto d'affitto, che la famiglia deve provvedere ad individuare (in un mercato in cui la condotta delle agenzie è, come si è dimostrato, altamente razzista), magari "in un altro comune in cui gli affitti sono più accessibili", in quanto "a Montelupo, si sa, gli affitti sono troppo alti per una famiglia così in difficoltà". Queste risposte ci appaiono inaccettabili e non danno nessuna garanzia di un futuro dignitoso per la famiglia.
La nostra mediazione con l'amministrazione negli ultimi mesi non ha portato ad alcunché e non si capisce come mai, visto che Montelupo non ci risulta un paese ad alta tensione abitativa, se così non fosse chiediamo all'amministrazione di farlo sapere rendendo pubblici i numeri e le dimensioni del problema. Oltretutto stiamo parlando di un comune in cui rifondazione comunista è in giunta, e siamo profondamente rammaricati di come un assessore come il Rovai che si dichiara comunista, non faccia nulla per risolvere la situazione, in maniera democratica e solidale, ma si appiattisce su posizioni che nulla hanno a che fare con la tradizione comunista, a lui molto cara. Lo sportello sociale chiederà a breve, la prossima settimana, un incontro con la sindaca di Montelupo Rossana Mori, per tentare ancora una volta di trovare mediando una soluzione adeguata, anche se temporanea.
Inoltre vogliamo denunciare in questa conferenza stampa la situazione che stiamo vivendo dal punto di vista dell'emergenza abitativa nel circondario, non solo a Montelupo dunque, a partire da ciò che vediamo attraverso l'attività dello sportello. Come sportello sociale ci troveremo di fronte, da oggi ai prossimi due mesi, a più di dieci sfratti esecutivi, tutti nei comuni del circondario: a Vinci, a San Miniato, a Montelupo, a Empoli... Avendo ben presente che la quantità di persone e famiglie sotto sfratto che si rivolge allo sportello è una piccola parte rispetto a tutte quelle che vivono la stessa situazione, deduciamo che quelli che noi conosciamo come sfratti in attesa di esecuzione non sono altro che la punta di un iceberg ben più grande.
Per questo motivo chiediamo alle istituzioni, in particolare al circondario, di aprire un tavolo per discutere le modalità con cui affrontare, sia nell'immediato che nel medio-lungo periodo, tutte le situazioni di sfratto in modo da garantire il diritto alla casa, con passaggio da casa a casa, a tutti, evitando drammatiche divisioni di famiglie in difficoltà, inutili regali di denaro pubblico alla rendita privata e l'espulsione delle fasce sociali più povere dalle città verso le periferie.
Chiediamo un tavolo che sia a livello di circondario perché sulle questioni sociali, come è quella che stiamo ancora una volta portando alla luce, ci sembra opportuno che i comuni più virtuosi aiutino quelli con meno possibilità. Per quanto ci riguarda siamo, come sempre, disponibili al dialogo, nell'assunto che per noi la questione dei diritti è un punto fermo: crisi o non crisi devono essere garantiti a tutti.
Confidando nella non volontà dell'amministrazione montelupina di trasformare quello che è un problema sociale in una questione di ordine pubblico, ribadiamo l'invito all'amministrazione a cercare una soluzione adeguata e duratura per questa famiglia e diciamo sin da ora che il giorno Giovedì 3 Settembre, in mancanza di soluzioni alternative trovate dalle amministrazioni locali saremo ancora qui per un nuovo determinato picchetto sicurezza, con la solidarietà, anche attiva, della rete nazionale dei movimenti di lotta per la casa, a partire dalle realtà a noi più vicine come il movimento di lotta per la casa di Firenze.
SPORTELLO SOCIALE/Comunità in Resistenza _ Empoli
OrdaPrecaria & COBAS Empoli-valdelsa
MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA _ Firenze
mercoledì 26 agosto 2009
Conferenza stampa contro gli sfratti e sulla questione abitativa nel circondario
giovedì 27 agosto, via lami 46 a Montelupo.
Nemmeno il tempo di finire il caldo mese di agosto e ci risiamo, domani giovedì 27 agosto dovrebbe tenersi il primo di una lunga serie di sfratti per morosità che attendono di essere eseguiti nei comuni del nostro circondario. Si tratta di una famiglia di migranti, che da più di 10 anni vive nella città di montelupo, con 4 figli minori.La famiglia è da tempo seguita dallo sportello sociale, e non essendo ad oggi riusciti insieme all'amministrazione comunale a trovare una soluzione che garantisca il diritto alla casa, domani ci troveremo a difenderlo con un picchetto anti-sfratto.
Convochiamo inoltre nella sede della casa della famiglia una conferenza stampa per chiedere pubblicamente una soluzione pacifica che garantisca il diritto alla casa a questa famiglia (cioè il passaggio da casa a casa) e più in generale per denunciare la situazione che stiamo vivendo riguardo la questione abitativa nel circondario.
L'appuntamento per la conferenza stampa è alle 10.30 in via Lami 46 a Montelupo, il picchetto si svolgerà invece già dalla mattina presto, nella speranza di ottenere quanto meno un rinvio dello sfratto, in attesa di un intervento risolutivo delle istituzioni comunali preposte.
SPORTELLO SOCIALE della Comunità in Resistenza.
OrdaPrecaria e Cobas Empoli-valdelsa.
domenica 23 agosto 2009
Perchè respingere le gabbie salariali
venerdì 21 agosto 2009
Fra naufragi nel Mediterrane e stragi in Libia
- Libia: massacro a Benghazi, 20 somali uccisi dalla polizia
- Benghazi: spunta un testimone. Ecco come li hanno ammazzati
- Gabriele DelGrande (Fortress Europe) intervistato da RadioOndad'Urto
mercoledì 12 agosto 2009
Sciopero generale e iniziative contro la politica scolastica.
Contro i tagli, la legge Aprea, la politica scolastica di Tremonti-Gelmini, per l'assunzione di tutti i precari/e.
Iniziative di lotta e di protesta da settembre.
15 settembre In occasione della ripresa delle lezioni nella gran parte delle regioni, si propone a tutto il "popolo della scuola pubblica" di dare vita ad una iniziativa di protesta nelle scuole, indossando un capo di abbigliamento tagliuzzato (a piacere) accompagnato da un adesivo “No ai tagli. Difendiamo la scuola pubblica”. I giornalisti vorranno sapere in quali scuole la cosa si fa e sarà necessario fornire in ogni territorio un elenco esauriente di scuole dove la protesta verrà effettivamente attuata. Contemporaneamente, verranno fatte diffide ai presidi in merito al sovraffollamento delle classi, in base alle norme di sicurezza sulla capienza aule e sui rischi conseguenti. In ogni caso vanno richieste, in caso di ordini di servizio scritti o "imposizioni" orali, precise e argomentate deroghe scritte da parte dei presidi, laddove si cerchi di imporre a docenti ed Ata di ignorare e violare le norme di sicurezza.
23 Ottobre sciopero generale di tutte le categorie.
giovedì 6 agosto 2009
Solidarietà ai lavoratori INNSE

L'arroganza padronale
L'imprenditore Genta non trova pace per capitalizzare i suoi interessi in fabbrica e nemmeno in città. Se la vendita dei 7 macchinari è stata ed è bloccata dall'occupazione operaia, quest'oggi è stato comunque problematico prender parola dinnanzi alla stampa. L'incontro con i giornalisti era stato fissato in mattinata davanti alla prefettura, appuntamento fatto saltare alla luce del presidio indetto dagli operai della Innse. Conferenza stampa che si è poi tenuta nel chiuso dell'hotel dei Cavalieri, ma anche in piazza Missori una delegazione operaia ha raggiunto il posto, presidiato dalla polizia in assetto anti-sommossa.
"Io sono una vittima delle Rsu e delle istituzioni. I sette macchinari ormai sono stati venduti e su quello non si torna indietro. Siamo pronti ad aprire un tavolo tecnico senza Rsu. Siamo pronti al dialogo con persone della controparte come consulenti o avvocati, persone pronte a non fare demagogia". Queste le dichiarazioni del signor Genta, proprietario della Innse, definite dagli operai farneticanti e come non dar loro ragione. Un padrone che piagnucola e lamenta di non aver ricevuto la pappa comoda delle istituzioni (si riferisce alla Provincia di Milano, comunque non esente, al pari di altri, di responsabilità!), che vorrebbe risolver la questione tra tecnocrati senza la reale controparte, gli operai, ben coscienti di quelli che sono gli interessi propri e quali quelli del padrone!
Sindacati e lotte
E la lotta degli operai della Innse sta contribuendo, come già fatto in diverse occasioni in questi mesi, a scoperchiare quelle contraddizioni e realtà presenti nel conflitto capitale-lavoro. Il ruolo dei sindacati e il loro reale radicamento dentro le vertenze. Ne è una sua sfaccettatura, rintracciabile anche altrove, la contestazione che alcuni operai della Innse hanno mosso, davanti ai cancelli dello stabilimento, nei confronti del segretario della Fiom Giorgio Cremaschi, lamentando un "intervento tardivo" e dei "metodi troppo morbidi" nella gestione delle trattative da parte dei sindacati. Sindacati che son stati svegliati dal loro torpore anche nelle loro componenti più moderate e compatibili... "Se non si trova un imprenditore che se ne faccia carico, non mi sembra male l'idea di darla agli operai" così Luigi Angeletti, segretario nazionale della Uil sull'Innse, nonostante quest'ultima possa assumere le sembianze di una boutade (per i sindacati dell'oggi, non per gli operai!) per recuperare un poco di terreno su una lotta che ha trovato nell'autorganizzazione molta della sua potenza!