giovedì 6 agosto 2009

Solidarietà ai lavoratori INNSE


L'arroganza padronale

L'imprenditore Genta non trova pace per capitalizzare i suoi interessi in fabbrica e nemmeno in città. Se la vendita dei 7 macchinari è stata ed è bloccata dall'occupazione operaia, quest'oggi è stato comunque problematico prender parola dinnanzi alla stampa. L'incontro con i giornalisti era stato fissato in mattinata davanti alla prefettura, appuntamento fatto saltare alla luce del presidio indetto dagli operai della Innse. Conferenza stampa che si è poi tenuta nel chiuso dell'hotel dei Cavalieri, ma anche in piazza Missori una delegazione operaia ha raggiunto il posto, presidiato dalla polizia in assetto anti-sommossa.

"Io sono una vittima delle Rsu e delle istituzioni. I sette macchinari ormai sono stati venduti e su quello non si torna indietro. Siamo pronti ad aprire un tavolo tecnico senza Rsu. Siamo pronti al dialogo con persone della controparte come consulenti o avvocati, persone pronte a non fare demagogia". Queste le dichiarazioni del signor Genta, proprietario della Innse, definite dagli operai farneticanti e come non dar loro ragione. Un padrone che piagnucola e lamenta di non aver ricevuto la pappa comoda delle istituzioni (si riferisce alla Provincia di Milano, comunque non esente, al pari di altri, di responsabilità!), che vorrebbe risolver la questione tra tecnocrati senza la reale controparte, gli operai, ben coscienti di quelli che sono gli interessi propri e quali quelli del padrone!

Sindacati e lotte

E la lotta degli operai della Innse sta contribuendo, come già fatto in diverse occasioni in questi mesi, a scoperchiare quelle contraddizioni e realtà presenti nel conflitto capitale-lavoro. Il ruolo dei sindacati e il loro reale radicamento dentro le vertenze. Ne è una sua sfaccettatura, rintracciabile anche altrove, la contestazione che alcuni operai della Innse hanno mosso, davanti ai cancelli dello stabilimento, nei confronti del segretario della Fiom Giorgio Cremaschi, lamentando un "intervento tardivo" e dei "metodi troppo morbidi" nella gestione delle trattative da parte dei sindacati. Sindacati che son stati svegliati dal loro torpore anche nelle loro componenti più moderate e compatibili... "Se non si trova un imprenditore che se ne faccia carico, non mi sembra male l'idea di darla agli operai" così Luigi Angeletti, segretario nazionale della Uil sull'Innse, nonostante quest'ultima possa assumere le sembianze di una boutade (per i sindacati dell'oggi, non per gli operai!) per recuperare un poco di terreno su una lotta che ha trovato nell'autorganizzazione molta della sua potenza!

Nessun commento: