Non c’è solo il danno, ma come sempre più spesso avviene anche la beffa. Il gruppo Saras di Sarroch (CA), dove l’altro ieri sono morti tre lavoratori, incassa i finanziamenti del Cip6, la tassa che tutti noi paghiamo nella bolletta della luce per finanziare inceneritori, centrali a carbone e stabilimenti della morte come quelli della famiglia Moratti. Questo circolo assurdo fa sì che il Massimo pallonaro possa spendere 150 milioni di Euro l’anno per gli ingaggi dei giocatori dell’Inter mentre le sue aziende avvelenano, uccidono e distruggono il futuro delle prossime generazioni, la cognata Letizia impone gli ecopass a Milano, tacendo sulla raffineria di cui è presidente il marito e che sta devastando l’intera Sardegna meridionale.
A Sarroch lo zolfo è presente nei pesci, l’amianto nel corpo delle persone, e l’esposizione al benzene e agli idrocarburi ha prodotto modifiche genetiche rilevanti. I controlli sui lavoratori sono fatti superficialmente e utilizzando metodi scorretti. Le emissioni di benzene, cancerogeno accertato, raggiungono punte duemila volte maggiori (500 ppm) dei limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (0,2 ppm). La percentuale di bambini con asma è il DOPPIO della media regionale.
Il film realizzato da Massimiliano Mazzotta, dal titolo Oil http://www.youtube.com/watch?v=aB5PQR5NgdE ha avuto un'unica proiezione pubblica prima di essere sequestrato dagli avvocati della famiglia Moratti. Anche Sky decide la censura di Oil, ma questo stupisce meno dal momento che l’amministratore delegato di Sky Europe era Letizia Moratti.
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