martedì 7 dicembre 2010

Empoli: il medioevo prossimo venturo

comunicato stampa
Empoli: il medioevo prossimo venturo
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La medievale “ruota degli esposti” proposta dalla misericordia di Empoli è l'ultimo frutto avvelenato di una crociata portata avanti da una banda di fanatici antiabortisti che fanno capo al cosiddetto “movimento per la vita”. L'obiettivo perseguito da queste organizzazioni pro-life è chiaro: negare alle donne qualsiasi capacità, diritto e libertà in tema di maternità. Per fare questo non era più sufficiente mettere in discussione la L.194/78, l'obiezione di coscienza o l'utilizzo dei metodi contraccettivi, ma una presenza sempre più attiva all'interno dei consultori ( vedi la delibera del 15 novembre scorso approvata dal Consiglio Regionale del Piemonte) per apostrofare come “assassine” chiunque si trovi nell'impossibilità di portare a termine una gravidanza.
Il proliferare di queste “culle per la vita” nell'intero territorio nazionale (dalle 6 del 2005 siamo passati alle 35 del 2010) testimoniano la volontà di utilizzare anche gli effetti sempre più devastanti della crisi economica per imporre un modello di società sempre più integralista e oscurantista. A evidenziare maggiormente il carattere propagandistico e strumentale di questa iniziativa è anche il fatto che dal 2001 è possibile partorire in qualsiasi ospedale di questo paese con la garanzia dell'anonimato.
Come Cobas Empoli-Valdelsa crediamo vadano affrontate e rimosse le condizioni che favoriscono l'abbandono (più che moltiplicate), garantendo assistenza, servizi e istruzione gratuite a tutti ed evitando che i diritti delle donne siano ridotti a merce di scambio con le ali più estreme e intransigenti del movimento per la vita.

Cobas Empoli-Valdelsa

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