giovedì 13 novembre 2014

Anacronistica la proposta di senso civico di ritorno al cassonetto

Ci sorprende la raccolta firme proposta da Senso Civico a Fucecchio per il ritorno al cassonetto come metodo per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, la giudichiamo del tutto anacronistica. E’evidente che sul porta a porta siano stati fatti notevoli investimenti; La dotazione dei contenitori per tutti gli utenti (domestici e non), i tag ai bidoncini, i mezzi per effettuare la raccolta (è stato sostituito totalmente il parco macchine), smantellate le postazioni dei cassonetti, istituite numerose isole ecologiche ecc. Soprattutto sono stati assunti decine di operatori, si pensa di rottamarli come i vecchi cassonetti? Il porta a porta, oltre ad avere il pregio di aver fatto crescere l’occupazione, probabilmente di questi tempi unico settore in tutto il comprensorio, ha anche portato, grazie soprattutto all’impegno e al senso civico dei cittadini, le percentuali di raccolta differenziata oltre il 90%. Questo ha permesso di abbassare i costi di smaltimento, si perché portare indifferenziato in discarica costa, ha allungato la vita alla discarica di Montespertoli e scongiurato un impianto di incenerimento dannoso per la salute pubblica. Il ritorno al cassonetto comporterebbe anche quello a percentuali di differenziato al di sotto del 50% e quindi i promotori dell’iniziativa farebbero bene ad indicarci anche dove ritengono sia opportuno installare il nuovo impianto, nulla vieta sia proprio nel comune di Fucecchio! Siamo sicuri della relazione tra porta a porta e abbandoni? Facciamo notare che è cambiata la tariffazione, non è più puntuale, non si pagano più i singoli svuotamenti come era previsto quando il servizio è partito in molti comuni, siamo tornati a vecchi parametri come la metratura dell’immobile. In molti casi è previsto uno sconto se si resta in un certo numero di svuotamenti di indifferenziato, proprio per incentivare la differenziata. Se si supera quel numero di svuotamenti possiamo esporre anche tutte le settimane, il costo resta invariato, il servizio degli ingombranti è gratuito. Dove non c’è il porta a porta non c’è il fenomeno degli abbandoni? Forse si dimentica la condizione in cui erano le vecchie postazioni dei cassonetti, erano necessari servizi appositi per la pulizia nei loro pressi, di decoroso c’era veramente poco. Forse i promotori avevano la fortuna di abitare lontano, ma allora dove sta il vantaggio di portarsi in giro i rifiuti rispetto al depositarli comodamente davanti casa?! Con il porta a porta c’è un esercito di operatori che ispeziona gli abbandoni e che ha portato all’individuazione di molti responsabili, quasi sessanta nel solo comune di Fucecchio dall’inizio dell’anno, centinaia in tutto il comprensorio dall’inizio del nuovo sistema di raccolta. Con un metodo così capillare sono emerse anche molte altre situazioni di illegalità. Infine non capiamo che valenza possano avere alcune centinaia di firme rispetto a scelte, perché di questo stiamo parlando, che competono l’Unione dei Comuni con un bacino di utenza di decine di migliaia di persone. Più serio e utile sarebbe sicuramente segnalare abbandoni e/o responsabili, magari disservizi e anche occuparsi di chi il servizio lo svolge: esternalizzazioni con gare aggiudicate al ribasso, deroghe al CCNL per i soliti noti, il non riconoscimento di lavoro usurante nonostante l’operatore unico, il servizio si svolga anche a meno 10 o più 40 gradi ecc. ecc”. Cobas Empoli-valdelsa aderenti alla Confederazione Cobas del lavoro privato

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