Contro
il vertice UE sulla disoccupazione giovanile ci vediamo
tutti/e a Torino
L'11
luglio i governanti dell’Unione Europea si incontreranno a
Torino per un vertice sulla disoccupazione giovanile, proprio
loro che in questi sei anni di crisi l’hanno ingigantita a
dismisura in mezza Europa e in particolare in Italia, ove
oramai quasi un giovane su due è senza lavoro, e la netta
maggioranza di chi non è disoccupato svolge lavori
massimamente precari e con salari da fame. Le politiche
liberiste e di austerità, imposte all’Europa dai governi degli
Stati più forti, e in particolare dalla Germania, e dai
potentati economici e finanziari, sono state accettate e
applicate da tutti i governi italiani degli ultimi anni,
malgrado abbiano massacrato il lavoro, i redditi e le pensioni
della maggioranza della popolazione, aggredito con le
privatizzazioni i Beni comuni, ridotto drasticamente la
qualità e i finanziamenti per l’istruzione, la salute, i
trasporti e gli altri servizi pubblici, peggiorato la qualità
dell’ambiente e della vita in gran parte del territorio
nazionale e aumentato vistosamente quel debito pubblico che
l’austerità, secondo le fallimentari ricette liberiste, doveva
ridurre. E il governo Renzi ha già confermato di voler
proseguire su questa nefasta strada, con il decreto Poletti e
il Jobs Act, con un’altra valanga di privatizzazioni
annunciate per i servizi pubblici locali, con vaste
dismissioni di beni e ricchezze pubbliche e comuni, con una
“revisione di spesa”, che invece di colpire la mostruosa
corruzione e gli intollerabili privilegi della borghesia di
Stato, finirà per bastonare, come sempre, i più deboli ed
indifesi. Particolarmente insopportabile è dunque che, in
coincidenza con l’inizio del semestre a guida italiana della
UE, Renzi si esibisca nella prima grande vetrina mediatica
della “sua” presidenza UE sbeffeggiando, insieme agli altri
governanti europei, proprio quei giovani martoriati dalla
disoccupazione e dalla precarietà dilaganti.
Con
la manifestazione a Roma del 17 maggio scorso in difesa dei
Beni comuni il contro
semestre di opposizione alle politiche liberiste della
UE e del governo Renzi è già iniziato. Ma il passaggio
fondamentale per potenziarlo ed affrontare al meglio il
conflitto sociale che si annuncia per l’autunno, è la massima
riuscita delle
iniziative di protesta dell’11 luglio a Torino, nelle
quali sperimentare la più vasta alleanza tra tutti i settori
sociali che vogliono invertire le politiche di austerità,
creando una coalizione
paritaria, senza gerarchie, plurale e solidale. I COBAS, per consentire
la massima partecipazione dei lavoratori/trici alle
iniziative contro il vertice, indicono lo sciopero generale
per l''intera giornata dell'11 luglio di tutto il lavoro
dipendente pubblico e privato. Lo sciopero è indetto
contro le politiche liberiste di austerità della UE e del
governo Renzi; contro il Patto di stabilità, la “revisione di
spesa” e il TTIP (il trattato di "libero scambio" tra Usa ed
Europa); contro le privatizzazioni, il decreto Poletti, il
Jobs Act e la precarizzazione del lavoro; per la cancellazione
del fiscal compact,
per la difesa dei Beni comuni, del lavoro, del reddito, dei
servizi pubblici, dei diritti sociali, democratici e
sindacali.
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