martedì 10 aprile 2012

ATAF: Esposto sull’utilizzo da parte aziendale del sistema A.V.M.

Lunedì 2 Aprile abbiamo presentato un esposto alla Procura di Firenze e uno all’Ispettorato del Lavoro riguardo l’utilizzo aziendale del sistema A.V.M. (Monitoraggio Automatico Veicoli) nonostante la mancata autorizzazione dell’ente preposto, come prescritto dalle vigenti leggi e normative.

Il controllo che ATAF SpA esercita sui lavoratori avvalendosi di apparecchi per il monitoraggio, oltre a risultare illegittimo su un piano giuridico per contrasto con la citata norma della Statuto dei Lavoratori e anche alla luce di precedenti giurisprudenziali recentissimi, incide ulteriormente sulla sfera psicologica del conducente dei mezzi pubblici urbani, sottoposto quotidianamente a carichi stressogeni ingenti.

Lazienda, dopo una prima denuncia sull'illegittimo utilizzo del sistema (a scopo sanzionatorio e di condizionamento circa la condotta di guida dei conducenti), ha comunque tentato di aggirare la giurisdizione vigente, mediante un accordo sindacale locale atto ad evitare la richiesta di autorizzazione e relativa ispezione del ministero. Tale forzatura, però non si è mai concretizzata, per la manifesta volonta della dirigenza nell'applicare le necessarie modifiche richieste al sistema, allo scopo di evitare: Il controllo in tempo reale di ogni singolo veicolo e relativo conducente effettuato costantemente dagli Operatori presenti in Centrale e dai loro superiori risulta, da quanto è stato possibile constatare, in palese contravvenzione oltre che all'art. 4 della legge 300/70, con il D.LGS. 30/06/2003 n.196 e con il Provvedimento 04/10/2011 n. 370 del Garante per la Protezione dei Dati Personali.

A nostro avviso, ben difficilmente si potrà costatare la conformità del sistema AVM di ATAF, per i seguenti motivi:
Il monitoraggio è costante e non solo in particolari condizioni come prevede la legge.
I messaggi che vengono inviati sul display, nei quali si intima di giustificare ritardi o anticipi (cosa che già facciamo personalmente nel diario di bordo della vettura assegnata), si configurano come illegittimi dal momento in cui assumono la forma di un ordine coercitivo impartito dal superiore, il quale ha la possibilità costante di vigilare l'autista durante la prestazione del servizio.
Non vi è ancora stata comunicazione dei soggetti che hanno accesso ai dati sensibili/personali e di quelli autorizzati al trattamento di tali informazioni.
Gli operatori della sala radio e superiori, prendono visione in tempo reale di dati sensibili quali: nome, cognome e matricola aziendale del conducente in servizio su ogni vettura; tale attività è vietata dal Garante della Privacy.

Per tutte queste problematiche abbiamo chiesto a gli organi di controllo sopra citati di intervenire in tempi rapidi, sia a tutela dei lavoratori, ma anche perché il sistema A.v.m. e tutta l’apparecchiatura correlata, fanno parte del pacchetto che verrà ceduto ad Ataf Gestione e quindi inserita nel bando di vendita.
Le domande principali che ci poniamo sono: può essere venduto un qualcosa se non ha la relativa autorizzazione per il suo corretto utilizzo? E ancora: i futuri probabili acquirenti dell'azienda, sanno che compreranno un sistema di monitoraggio a tuttoggi fuori legge? Forse sono queste le "piccole irregolarità" che han determinato il prezzo a saldo di Ataf!! Firenze 10/04/2012

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