giovedì 12 gennaio 2012

La preintesa sul Ccnl Coop Sociali

Venerdì 16 dicembre, due anni dopo la sua scadenza, è stata firmata l’ipotesi d’accordo sul CCNL delle Cooperative sociali tra Fp Cgil, Fisascat Cisl, Cisl Fp e Uil Fpl con le controparti Legacoopsociali, Federsolidarietà-Confcooperative e Agci-Solidarietà.

In questi ultimi due anni, la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative sociali è decisamente peggiorata tra appalti al ribasso (meno ore e meno soldi per garantire lo stesso servizio, aumento dei carichi di lavoro e delle responsabilità senza alcun riconoscimento economico e professionale), con una organizzazione del lavoro che scarica proprio sul personale le conseguenze dei tagli che i vari Governi hanno portato ai servizi sociali, alla sanità e agli enti locali. In molte situazioni poi sono perfino scomparse le clausole sociiali a tutela del personale delle cooperative specie tra un cambio di appalto e l'altro, clausole che salvaguardano i posti di lavoro, i livelli, le retribuzioni.


Le trattative per il rinnovo del contratto sono state condotte senza alcun coinvolgimento dei lavoratori e delle lavoratrici, le stesse richieste iniziali (145 euro di aumento dal 1 gennaio 2010 ) si sono trasformate in aumenti irrisori pari a meno della metà di questa cifra

Nella piattaforma si parla infatti di un aumento di 70 euro lordi al livello C1, a partire dal gennaio 2012, aumento neppure erogato in un’unica soluzione, ma in tre tranches l'ultima delle quali a primavera 2013, nessuna indennità di vacanza contrattuale e men che mai arretrati per gli anni 2010 e 2011, insomma una preintesa contrattuale al massimo ribasso figlia dei continui cedimenti in materia di appalti, retribuzioni e tutele collettive

Come se ciò non bastasse, le organizzazioni sindacali si riservano con le cooperative la possibilità di stipulare accordi territoriali di “gradualità concordata” per erogare con il contagocce i pochi ed irrisori aumenti contrattuali secondo quel sistema delle deroghe al contratto nazionale che dal settore metalmeccanico ormai si estende a tutto il mondo del lavoro

Anche sul piano normativo non ci sono notizie positive, per esempio l’apprendistato formativo che riguarda tutti i livelli e farà risparmiare le cooperative a discapito del già basso potere di acquisto delle buste paga di chi lavora nelle cooperative sociali. In futuro avremo sempre più lavoratori con contratto di apprendistato con un utilizzo improprio di questa tipologia contrattuale che riguarderà anche livelli alti

Questa ipotesi contrattuale non tutela le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative sociali per le\i quali ci sono ben altre priorità, quali

- restituire potere d’acquisto ai salari
- fermare la precarizzazione dei rapporti di lavoro e lo svuotamento dei contratti nazionali
- intervenire direttamente sugli appalti pubblici inserendo tutele retributive, salariali e professionali per chi opera nelle cooperative
- applicare alle cooperative sociali lo stesso contratto e gli stessi salari dei settori pubblici (ad uguale lavoro uguali diritti!)

confederazione cobas

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