mercoledì 20 luglio 2011

ATAF: il punto della situazione

Con l’eliminazione dall’ordine del giorno della discussione in merito alla questione Ataf, il consiglio comunale di Firenze è stato di fatto esautorato per l’ennesima volta dalla sua funzione di indirizzo e di controllo delle società partecipate del comune.

Con tale atto Renzi, ha dimostrato di non avvertire la necessità di discutere poiché la decisione l’ha già presa: Ataf è solo un peso da disfarsene prima possibile, un intralcio alla libera mobilità individuale da eliminare.

L’elegante modo per esprimere questo concetto è nascosto sotto la parola privatizzazione ma in realtà, non c’è privato che tenga e che possa soddisfare la richiesta di accollarsi i debiti pregressi e la mancanza di progettualità della mobilità fiorentina senza dover tagliare il servizio o aumentare le tariffe nonché ridurre le normative ai lavoratori.
Ma questo a loro non importa. Le decisioni impopolari le lasceranno a chi dovrà cercare di trarre profitto da un bene comune.

Nell’incontro di ieri, all’indomani del terzo sciopero totale con adesione del 99%, i sindaci soci proprietari hanno potuto solo prendere atto della nostra contrarietà al disinteresse verso il trasporto locale che per noi invece, resta un cardine fondamentale per lo sviluppo della città sia in termini di mobilità che di attenzione all’ambiente
.
La nostra proposta di creare un’azienda unica della mobilità che integri al suo interno tutte le lavorazioni legate alla mobilità al fine di introitare utili per sopperire ai costi sociali di un servizio offerto a tutti i cittadini, si è scontrata con la loro assenza di idee e proponimenti per il trasporto locale ma soprattutto al loro desiderio di lavarsene le mani.

La disponibilità a discutere ancora una volta, offerta da questa RSU e dalle segreterie, e aprire un tavolo di confronto da concludersi entro settembre, non deve però essere intesa come una sospensione delle lotte che continueranno, fino a che potremo, come indicatoci dai lavoratori.

Questa R.s.u. ribadisce ancora una volta, ce ne fosse bisogno, la propria contrarietà allo spacchettamento e alla vendita di Ataf

L’ataf è dei fiorentini. Non la venderete per fare quattrini!!

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