mercoledì 5 marzo 2008

Donne e migranti:
discriminate due volte














Fatima e le sue figlie, una storia di tre donne, tre donne migranti che vivono una doppia discriminazione: una prima legata alla loro condizione di straniere in un paese ben poco ospitale e una seconda più strettamente di genere.

Le donne migranti rappresentano l'anello più debole, in un un clima oscurantista e misogino, discriminate sul lavoro, nel rapporto con le istituzioni, nella ricerca di una casa.

Già...La ricerca di una casa!

Fatima una casa ce l'ha, o meglio, ce l'aveva, a Empoli, una casa umida, senza riscaldamento e acqua calda, per la quale ogni mese doveva pagare la consistente somma di 600 euro di affitto.

Oggi, su Fatima e le sue figlie, pende uno dei tanti sfratti per morosità, viene a mancare loro un diritto insindacabile come quello alla casa.

Per due anni, con enormi sacrifici, Fatima è andata avanti, ha pagato regolarmente il canone, le bollette, ha mantenuto gli studi delle figlie, ma da Gennaio 2007, la situazione è precipitata, i soldi non erano più sufficienti per poter far fronte all'elevato costo dell'abitazione.

Lei si è rivolta prontamente al Comune di Empoli per ricevere un aiuto, ma risposte certe non sono ancora arrivate.

Fatima lavora, ma percepisce uno stipendio di poche centinaia di euro, che non può coprire tutte le spese necessarie per affrontare la vita di tutti giorni. Lei ha un regolare contratto di lavoro, precario naturalmente, per poter accedere al permesso di soggiorno, ma il mercato le offre solo un'occupazione part-time.

Il lavoro a nero non manca, sarebbe ben pagato e Fatima potrebbe lavorare di più e guadagnare il doppio, ma così si troverebbe a diventare un'altra figlia di nessuno, un'altra delle tante persone invisibili e inesistenti costrette alla clandestinità, a rinunciare alla vita che lentamente e con sacrifici è riuscita a costruirsi con le proprie figlie.

Una vita che Fatima si è conquistata da sola, senza una figura maschile.

Fatima e le sue due figlie sono una famiglia: una famiglia tutta al femminile, che ha il diritto di essere considerata tale, e di conseguenza tutelata.

Una famiglia in cui la donna non viene identificata, come regolarmente accade, in relazione a una figura maschile di riferimento.

Infatti è noto che la donna non viene considerata dallo Stato in quanto donna, come persona portatrice di diritti assoluti inviolabili, ma viene invece considerata in nome della funzione sociale che riveste, o che dalla società le è assegnata per la sua natura: quella di “moglie” e di “madre”.

Essere una donna ed essere migrante non deve significare per forza essere votata ad un destino di marginalità, ma deve essere espresso e difeso chiaramente il diritto ad avere una vita dignitosa.

Fatima rappresenta il simbolo per tutte quelle numerose situazioni che ci sono sul territorio Empolese.

Il problema casa è un problema strettamente legato alla precarietà e investe tutte e tutti, migranti, native/i, giovani e anziane/i, uomini e donne. Chi si trova in condizione di morosità oggi, non è perché è disoccupato, ma perché i soldi non sono sufficienti.

Le case ad Empoli ci sono, ma costano troppo e gli affitti sono sempre più cari, in relazione agli stipendi, che invece sono sempre più bassi e intermittenti. Crediamo che sia necessario che anche il Comune di Empoli debba rivede le graduatorie delle case popolari e si debba riaggiornare in merito.


Ci appelliamo alla solidarietà di TUTTE e TUTTI.

Sperando di festeggiare l'esito positivo dell'incontro con l'Amministrazione Comunale di Empoli del prossimo mercoledì 5/03, vi invitiamo a partecipare alle 20:30 di Sabato 8 Marzo, giorno di lotta per tutte le donne, alla cena a base di Cus-Cus che Fatima preparerà per tutte e tutti, presso il Csa Intifada/Comunità in resistenza, Ponte a Elsa, Empoli.

La serata proseguirà con un concerto live di pizzica siciliana, con gli del “NCURUNATI” in omaggio a Rosa Balestrieri

COBAS EMPOLESE-VALDELSA

CSA INTIFADA/COMUNITA'_IN_RESISTENZA -Empoli-

COLLETTIVO_ORDA_PRECARIA -Empoli-

DONNE_IN_MOVIMENTO -Firenze-

MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA DI FIRENZE

MERCEDES FRIAS ( deputata di Rifondazione comunista)

COLLETTIVO LIBERATE GLI ORSI -Pistoia-

FORUM PERMANENTE DELLE DONNE - Certaldo-

PRESIDIO “GIULIO MACCARO” - per la definitiva chiusura dell’ inceneritore di Montale(Pt)

individualità

Fabrizio Bastianoni
Caterina Benelli

Maria Rita Vanni
Assessore alle politiche sociali
Comune di Gambassi Terme



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