martedì 17 aprile 2007

Appello per la partecipazione al 1Maggio

I Cobas dell' Empolese-Valdelsa e il C.S.A. Intifada, partecipano al corteo del primo maggio, scegliendo però di chiudere in una piazza alternativa a quella di CGIL-CISL-UIL e manifestando in questo modo la netta contrarietà sia sulla riforma del TFR sia sulla crescente precarizzazione del lavoro. Il tfr è una torta da 19 miliardi di euro annui che Governo, CGIL-CISL-UIL e confindustria vogliono dirottare nei fondi pensione. Entro il prossimo 30 giugno siamo chiamati a deciderne la destinazione e, grazie al meccanismo truffa del silenzio/assenso non scegliere significherà trovarsi automaticamente iscritti ad un fondo pensione. Si ribaltano in questo modo anche le più elementari norme di diritto perchè: da che mondo è mondo, quando interviene una nuova norma facoltativa che può modificare lo status precedente del lavoratore, se questi non si esprime, resta nella condizione precedente. Le anomalie però non si fermano qui perchè: chi seglie di mantenere il TFR in azienda potrà in qualsiasi momento revocare tale opzione ed indirizzarlo verso i fondi, la scelta di un fondo è invece irreversibile. Si tratta perciò a memoria d'uomo del primo contratto di tipo privatistico in cui non è prevista la possibilità di recesso. Cgil-Cisl-Uil, dopo aver sostenuto la riforma Dini (che con l'istituzione del metodo contributivo tagliava le pensioni per i neoassunti a circa il 50% dei salari attuali) sponsorizzano i Fondi pensione trasformandosi di fatto in gestori finanziari e snaturando in questo modo il ruolo stesso del sindacato. Destinare il nostro TFR ai fondi pensione significa: sottrarre risorse alle pensioni pubbliche, alimentare l'egoismo e la concorrenza tra i lavoratori, minando il carattere universalistico e di solidarietà intergenerazionale su cui si basa la previdenza pubblica; penalizzare le donne che avranno pensioni più basse perchè calcolate su una aspettativa di vita più lunga; penalizzare i precari perchè non potranno garantire versamenti costanti; aprire la strada alla definitiva privatizzazione della previdenza; Attraverso la difesa del TFR (che è salario differito dei lavoratori) e il conseguente boicottaggio dei fondi pensione si potrà rilanciare una grande mobilitazione che porti al ripristino del sistema retributivo per tutti e ad un sistema pensionistico pubblico, universale e solidale che garantisca a tutti un'anzianità dignitosa. Il Primo Maggio è la festa dei lavoratori e delle lavoratrici, che producendo, cooperando, mettendo a frutto le proprie facoltà cognitive, danno forma al tessuto di relazioni sociali che permette al nostro territorio di essere quello che è. Partecipiamo dunque tutte e tutti, precari e non precari, migranti, indigeni, disoccupati, a nero, per far sentire la voce di chi non ha voce, rendere visibili gli invisibili, reclamare reddito e dignità, per dire no alla precarietà e allo scippo del TFR! -NON CONSEGNIAMO ILTFR NELLE MANI DELLA SPECULAZIONE FINANZIARIA -MANTENIAMO IL TFR IN AZIENDA, BARRANDO SULL’APPOSITO MODULO LA VOCE PER CUI IL TFR DEVE CONTINUARE “AD ESSERE REGOLATO SECONDO LE PREVISIONI DELL’ART.2120 DEL CODICE CIVILE”. COBAS EMPOLESE-VALDELSA info: cobasempolivaldelsa@alice.it Appuntamento ore 9 in piazza Don Minzoni (davanti la stazione).
Alle ore 13 pranzo sociale al C.S.A. Intifada di Ponte a Elsa con la consueta baccellata.

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