mercoledì 15 febbraio 2012

ENEL : GIU’ LE MANI DALLA COLOMBIA A ROMA PROTESTA DAVANTI SEDE ENEL GIOVEDI' 16/ 2 , h 15, v.le R.Margherita 125


L’Enel-Endesa attraverso la società controllata colombiana EMGESA da anni ha messo gli occhi sul fiume RIO MAGDALENA in Colombia con l’intenzione di costruire una DIGA che distruggerà il sistema ECO AMBIENTALE della regione del HUILA.
Da anni le  comunità di questa regione colombiana resistono al progetto e da mesi hanno occupato le terre dove dovrebbe sorgere la DIGA. Il 14 FEBBRAIO l’ESERCITO e le forze di polizia hanno sgomberato le terre occupate.

Da un lato ci sono centinaia di persone, pescatori, costruttori, braccianti, contadini e mezzadri, accampati lungo il fiume. Dall’altro bulldozer, scavatrici, luci che illuminano a giorno il cantiere degli italiani e degli spagnoli.


ENEL : GIU’ LE MANI DALLA COLOMBIA

A ROMA PROTESTA DAVANTI SEDE ENEL
GIOVEDI' 16/ 2 , h 15, v.le R.Margherita 125

L’Enel-Endesa attraverso la società controllata colombiana EMGESA da anni ha messo gli occhi sul fiume RIO MAGDALENA in Colombia con l’intenzione di costruire una DIGA che distruggerà il sistema ECO AMBIENTALE della regione del HUILA.
Da anni le  comunità di questa regione colombiana resistono al progetto e da mesi hanno occupato le terre dove dovrebbe sorgere la DIGA. Il 14 FEBBRAIO l’ESERCITO e le forze di polizia hanno sgomberato le terre occupate.

Da un lato ci sono centinaia di persone, pescatori, costruttori, braccianti, contadini e mezzadri, accampati lungo il fiume. Dall’altro bulldozer, scavatrici, luci che illuminano a giorno il cantiere degli italiani e degli spagnoli.

In mezzo esercito e ESMAD, i tristemente famosi squadroni antisommossa colombiani che dalla loro creazione ad oggi, hanno ucciso decine di persone reprimendo il dissenso.

In questi giorni le comunità residenti e resistenti che verranno sfollate per aprire spazio a un mega progetto idroelettrico. Non è l’unico che vede coinvolta l’ENEL in America Latina.

Il Quimbo, questo è il nome della diga che le multinazionali italo spagnole pretendono costruire, è una gigantesca opera che inonderà 8.500 ettari delle terre agricole più fertili del paese, per produrre energia destinata all’esportazione e a coprire il fabbisogno energetico interno, che si prevede incrementerà in maniera esponenziale con la conversione del territorio colombiano in una enorme miniera a cielo aperto.

Son 4 anni che le comunità del Huila, la regione dove sorgerà la diga, protestano, si oppongono pacificamente e legalmente alla distruzione delle loro esistenze. Lo hanno fatto portando avanti con assiduità e insistenza le proprie ragioni, scontrandosi contro il muro di gomma di una burocrazia e di un mondo politico che non vogliono capire. O forse che hanno capito benissimo e si sono schierati, anche a costo di violare le stesse norme costituzionali colombiane.

La Colombia è un paese tristemente noto per le connivenze tra le istituzioni e il narco traffico, per l’azione dei gruppi paramilitari al servizio delle multinazionali che saccheggiano il territorio ricco di materie prime, PER LO STERMINIO di qualsiasi forma di opposizione politica, sindacale e sociale.

                    MANIFESTIAMO IL SOSTEGNO ALLA LOTTA
                  CONTRO LA COSTRUZIONE DELLA DIGA ENEL
       16  FEBBRAIO 2012 ,h15, davanti sede ENEL(v.le R.Margherita 125)

Prime adesioni all’appello :  CONFEDERAZIONE COBAS, CRMB, YAKU,
COMITATO CARLOS FONSECA ROMA, SPAZIO SOCIALE EX-51,
ASSOCIAZIONE ITALIA NICARAGUA/ ROMA,  

L’articolo del Manifesto uscito ieri

E le prime notizie che ci arrivano dalla Colombia direttamente dal Compagno italiano che si trova sul territorio
http://comitatocarlosfonseca.noblogs.org/post/2012/02/14/sgomberati-i-blocchi-alla-diga-enel-in-colombia/#more-3058

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