I cobas del comune di Firenze appoggiano la lotta dei lavoratori del
censimento, ritenendo doveroso portare ciò a conoscenza di tutti i
lavoratori del comune, non solo per gli aspetti di tale vertenza che
possono interessare la generalità dei dipendenti, ma sopratutto per
chiedere la fattiva solidarietà di tutti i lavoratori.
NOZZE COI FICHI SECCHI
I fichi secchi siamo noi lavoratori del 15 censimento generale
della popolazione, le nozze quelle che tra un’apparizione televisiva e
l’altra il presidente dell’Istat Giovannini e a cascata tutte le
Amministrazioni Comunali sono già certi di aver celebrato sulla nostra
pelle.
Con modalità oscure, che non tengono minimamente conto della
quantità di ore/lavoro necessarie per espletare le operazioni di
censimento, l’ ISTAT ha predeterminato sia i costi che la
tempistica del trasferimento dei soldi ai Comuni.
Partendo da questa anomalia di fondo i Comuni si sono
sbizzarriti nel determinare forme contrattuali, compensi e tempi di
pagamento per i rilevatori e i coordinatori sui quali grava la
maggior parte del lavoro per il Censimento.
Il risultato di questa creatività è che è impossibile
trovare analoghe condizioni contrattuali nemmeno tra due comuni sugli
8092 Comuni Italiani.
A Bologna ( forse unico Comune che ha fatto questa scelta) si è
scelto di fare contratti a tempo determinato inquadrando i rilevatori
in cat.C1 con paga mensile di euro 1621,17 e questa è la scelta che
garantisce le migliori condizioni di lavoro e retributive.
A Firenze si è invece scelto di fare contratti di
collaborazione e i relativi compensi invece che sulle ore di lavoro
effettuate sono determinati da una forma di cottimo che prevede anche
attività da svolgere gratis. I tempi del pagamento non avvengono con
cadenza mensile e nemmeno alla fine della prestazione ma vengono
subordinati alla completa liquidazione dei contributi da parte
dell’ISTAT ( nel 2013).[…] CONTINUA IN ALLEGATO ALLA MAIL
E’ NECESSARIO CHE QUESTI RIDICOLI COMPENSI VENGANO RIVISTI E
ADEGUATI AL TEMPO DI LAVORO NECESSARIO PER LE VARIE OPERAZIONI DEL
CENSIMENTO.
deve essere rivista anche la tempistica dei pagamenti.
NON E’ ASSOLUTAMENTE ACCETTABILE CHE A FIRENZE NON SIA PREVISTO
NEMMENO UN ACCONTO SUL LAVORO SVOLTO MENTRE A BOLOGNA I
RILEVATORI RISCUOTONO MENSILMENTE.
Da più di una settimana, a partire da una prima mail di denuncia di un
gruppo di rilevatori, è partita una fitta corrispondenza tra decine di
rilevatori.
Oltre a convenire su quanto precedentemente illustrato denunciano
tutta una serie di incongruenze, l’ultima delle quali è la lettera di
sollecito che abbiamo ricevuto negli ultimi giorni.
Ma tutto questo resterà solo un “Cahier de doléance” se non
trasformiamo la denuncia in piattaforma rivendicativa e non
rafforziamo la nostra rabbia in un percorso di lotta.
Non rassegniamoci
oltre alle azioni legali ci sono forme di lotta che ci costano il
giusto e possono determinare un forte disagio al Comune.
Proclamare lo stato di agitazione e rallentare l’ultimazione delle
operazioni di censimento ci daranno la forza per costringere il Comune
a trattare modifiche migliorative di questi infami contratti.
MERCOLEDI’ 15 FEBBRAIO ALLE ORE 18
C/O IL POLO UNIVERSITARIO DI VIALE GUIDONI
PADIGLIONE D5
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