sabato 28 settembre 2013

Il parolaio Landini parla di sciopero generale dimenticando che lo sciopero c'è proprio il 18 Ottobre

  Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini , dopo avere sottoscritto l'accordo del 31 Maggio 2013 (quello che sancisce la fine della democrazia nei luoghi di lavoro e rafforza il sistema di deroghe ai contratti nazionali), dopo avere sostenuto la linea Camusso per mesi, oggi si erge a promoter della manifestazione del 12 Ottobre "contro il marchionnismo". Peccato che l'accordo voluto anche da Landini sia in linea con quel Marchionnismo che a parole dice di volere abbattere, perchè se quell'accordo fosse stato vigente due anni fa la Fiom non avrebbe avuto diritto di sciopero\parola
Oggi Landini dimentica che uno sciopero generale lo hanno indetto, da mesi, i sindacati di base per il 18 Ottobre e dal suo cilindro Vendoliano tira fuori l'ennesima proposta a Fim Cisl e Uilm  per indire uno sciopero generale di tutti i lavoratori metalmeccanici per non lasciare solo nessuno, per difendere il lavoro, per avere una politica industriale degna di questo nome". Sempre Landini afferma: Oggi e' il momento di difendere il lavoro'' e, per questo, ''avanzo una proposta a Fim e Uilm. Dobbiamo chiedere loro un incontro e andare verso uno sciopero generale dei metalmeccanici''.
Ovviamente la proposta è stata rispedita  sdegnosamente al mittente da Cisl e Uil per le quali la politica industriale è totale subalternità ai poteri economici e finanziari come del resto la vicenda Ilva insegna.
Colpisce l'assenza di memoria di Landini che invoca una politica industriale quando per 25 anni siamo andati avanti a colpi di deindustrializzazione, quando la Confindustria ha incassato solo accordi favorevoli per gli industriali e penalizzanti per gli operai, quando i vari Governi succedutisi hanno fatto a gara per asservire questa o quella cordata senza comprendere che avere avallato le privatizzazioni è stato l'errore più grande del sindacato. 25 anni nei quali non c'è stato uno sciopero della Cgil contro le privatizzazioni!!
Ma come se niente fosse, si continua a perseverare in questi errori e si fa finta che una parte  pur minoritaria del mondo del lavoro, il sindacalismo di base, non esista, non esista insomma chi sciopera e si oppone alla svendita di salario, diritti e potere di acquisto e chi non esiste è privato conseguentemente del diritto di parola.
Un bell'esempio di retorica il segretario della Fiom , un esempio di grande incoerenza anche se quotidiani come Il Manifesto (che vive anche sulla pubblicità della Cgil) non perde occasione per maginficare le sorti della Fiom e del protettore politico del suo segretario, quel Nichi Vendola che  ben poco ha fatto per difendere lavoratori e cittadini tarantini dalla prepotenza dei Riva

lunedì 2 settembre 2013

Inceneritori: nè qui, nè altrove. Il lupo perde il pelo ma non il vizio, l' azienda chiede CGIL risponde.

Comunicato stampa del 2 settembre 2013
Le dichiarazioni del presidente della camera del lavoro di Empoli Rossano Rossi sono un fulmine a ciel sereno in questo scorcio di fine estate. Non ci sorprende che la CGIL metta ancora una volta come prioritario il lavoro ad ogni costo: l'ha fatto chiedendo il rispetto della commessa per la costruzione degli F35, si dichiara favorevole alla TAV, non è mai stata contraria a sistemi di lavorazione inquinanti come quello dell' ILVA di Taranto o agli impianti di incenerimento. Si, perché si chiamano così: il termovalorizzatore non è altro che un inceneritore di nuova generazione.
Mentre altrove si sperimentano soluzioni in grado di coniugare salute e occupazione: il riuso a Goteborg, gli impianti a freddo, la riconversione degli impianti (Versilia), la “Fabbrica dei Materiali” di Reggio Emilia.... nel nostro territorio si torna a pratiche obsolete, dannose e in controtendenza rispetto a scelte come il porta a porta, che ha consentito di raggiungere percentuali di riciclaggio superiori al 90%. In un contesto del genere la piena funzionalità di un impianto di incenerimento si raggiungerebbe solo con una importazione continua di rifiuti.
Ci sorprende che il segretario della CGIL non si sia accorto della enorme ricaduta dal punto di vista occupazionale che tale scelta ha comportato. Il sindacato invece di fare simili sparate, sterili vista l' immediata presa di posizione del delegato all' ambiente per l' unione, farebbe bene a dedicarsi con più attenzione a chi il servizio lo sta svolgendo. Ci risulta ad esempio che una parte del servizio venga appaltato, a quali condizioni? Che tipo di contratti vengono applicati e perché non si sollecita Publiambiente a reinternalizzare lavoro e lavoratori?
La salute non si baratta con il lavoro, no a sistemi di lavorazione dannosi
per l' uomo e l' ambiente.
Cobas Empoli-valdelsa aderente alla Confederazione Cobas del lavoro privato

Dichiarazioni di R. Rossi:
«Ci sono aziende sul territorio, come quelle del settore della
gommaplastica, che sono 'energivore': ci sarebbe bisogno di un impianto di
produzione di energia che può essere un termovalorizzatore ma ci sono anche
tante altre soluzioni. Ovviamente nel rispetto dell'ambiente. So di
sollevare le critiche di tanti, ma bisogna iniziare a parlarne. Le aziende
risparmierebbero e potrebbero investire in occupazione».


REPLICA A ROSSI DEL DELEGATO ALL'AMBIENTE DELL'UNIONE «L'inceneritore qui
non si farà» Tempesti 'boccia' la Cgil Il sindaco di Cerreto sulla
proposta-termovalorizzatore «I PIANI dell'Ato dei rifiuti adottati di
recente non prevedono nessun termovalorizzatore nell'Empolese Valdelsa per i
prossimi anni». Carlo Tempesti, sindaco di Cerreto Guidi e delegato
all'ambiente per l'Unione dei comuni, sgombra il campo dopo la proposta
lanciata da Rossano Rossi, segretario della Camera del lavoro di Empoli.