domenica 25 marzo 2007

Assemblea pubblica per la costruzione di uno spezzone Stop Precarietà al corteo del 1 Maggio a Empoli

L'osservatorio sulla precarietà costituitosi da qualche tempo sta portando avanti il lavoro di indagine sul lavoro precario nella Val d'Elsa. Quello che ad un primo approccio emerge è l'impressionante diffusione dei contratti cosiddetti atipici, soprattutto fra le/i più giovani. Il proliferare delle agenzie di lavoro interinale, in affitto, o come le vogliamo chiamare non è casuale, infatti il loro volume d'affari in Italia ha avuto un aumento nel 2006 tra il 20 ed il 25%. Tuttavia la precarizzazione del lavoro, della vita, non è dovuta solo a queste beffarde agenzie. Anche le amministrazioni pubbliche fanno direttamente largo uso di lavoratrici e lavoratori precari, le industrie, i call center, le cooperative ecc...
L'essenza dell'odierno rapporto di lavoro, soprattutto in tempi in cui la contrattazione individuale la fa da padrona, è la crudezza e la violenza (più psichica e culturale che fisica) del rapporto tra datore di lavoro e prestatore di lavoro. E' un rapporto che si manifesta come ricatto economico, paura, incertezza del domani. E ciò vale soprattutto oggi, dove sono le facoltà cognitive (un mix fra capacità relazionali, corporee e cerebrali) ad essere messe a lavoro (e a profitto).
La prestazione lavorativa oggi è la messa a lavoro delle soggettività, che per definizione sono sfuggevoli, molteplici e variegate. Non è più possibile, ne desiderabile, individuare una figura del lavoro che le contempli tutte come poteva essere l'operaio massa della grande industria, non è più possibile sindacalizzare le nuove figure del lavoro precario, non nei termini del vecchio sindacato. Di conseguenza quasi nulle sono le iscrizioni dei precari al sindacato e molto bassa è la conoscenza dei diritti tutelati dal proprio contratto di lavoro, né si può dire che cgil-cisl-uil si sforzino di guardare che sta succedendo.
La stessa condizione di precarietà è, appunto, una condizione non un soggetto unico con un'unica percezione. E' qualcosa che accomuna diverse condizioni lavorative e sociali, che dunque vivono desideri e bisogni differenziati.
L'intento è quello di cercare di organizzare tale moltitudine in modo che mantenga le differenze, orgogliosa, per farsene forza, per reclamare reddito, casa, dignità, diritti, servizi, maternità... Intanto con la presenza in piazza il 1 Maggio a Empoli, una presenza visibile, colorata e variegata.
Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare all'assemblea che avrà luogo MARTEDI' 17 APRILE dalle 21:30 presso lo spazio sociale del CSA Intifada (Via 25 Aprile – Ponte a Elsa – Empoli) per discutere insieme il da farsi e il come.


Osservatorio Precario - Valdelsa