iniziative e documenti info: cobasempolivaldelsa@alice.it C/o csa Intifada via XXV aprile 1 -Ponte A Elsa SPORTELLO DI CONSULENZA E TUTELA LEGALE
domenica 29 aprile 2012
1maggio 012. Empoli, ore 9 piazza stazione
Anche quest' anno i Cobas
Empoli-Valdelsa saranno al corteo del primo maggio Empolese.
Caratterizzeremo l'appuntamento di quest'anno contro un governo di
tecnocrati e banchieri, che ha reintrodotto l' ICI per la prima
casa (IMU), ha aumentato la tassa sui carburanti e l' IVA, le
tariffe ferroviarie, elettriche e del gas, ha introdotto i ticket
sanitari e tagliato i servizi pubblici e sociali. Un governo,
sostenuto da PD e PDL, che intende ridurre ai minimi termini la
cassa integrazione, abolendo quella in deroga e quella
straordinaria, togliere l' indennità di mobilità sostituendola con
una indennità di disoccupazione che dal 2016-17 durerà 12 mesi per
i licenziati sotto i 55 anni e 18 per quelli sopra e prospettare
la pensione solo alla soglia dei 70 anni di età!
Riforme che investono un paese già
devastato: sei milioni di disoccupati o cassa-integrati, 350 mila
cosiddetti “esodati”, senza salario e senza pensione , suicidi che
diventano una costante quotidiana.
Non ancora paghi di questo vero e
proprio massacro sociale, il governo dei tecnocrati decide
l'attacco finale ai salari e ai diritti attraverso lo
smantellamento dell'art.18. Alla riforma del lavoro è affidato
infatti il compito di indebolire ulteriormente i lavoratori,
rendendo tutti un po' più precari e ricattabili. Accontentarsi,
come fa la CGIL, delle piccole modifiche apportate al
licenziamento per cause oggettive, appare soltanto il tentativo di
non disturbare eccessivamente l'azione del Pd di appoggio al
Governo, paradosso evidenziato maggiormente dalla rassicurazione
che lo stesso Monti ha offerto a Confindustria: “il reintegro sarà
riferito a fattispecie estreme ed improbabili” . Oggi questa
Italia modellata dai tecnocrati sta diventando il laboratorio
ideale per le nuove tecniche di dominazione sociale. La
subordinazione al lavoro sembra essere l'unico presupposto per
un'esistenza felice. Il vero “default” di questo paese è quello
che sta investendo noi lavoratori flessibili e generazioni
precarie.
Di fronte a queste politiche
irresponsabili e recessive, dobbiamo cominciare a prenderci ciò
che ci viene negato: diritti, reddito, dignità. Dobbiamo
pretendere una redistribuzione generale della ricchezza,
estendendo diritti e tutele. Ripensare cosa produrre, lavorare
meno per lavorare TUTTI a parità di condizioni. Rivendicare la
continuità del reddito al di là del tempo di lavoro fornito.
Il debito lo paghi chi lo ha generato
e chi ci specula: padroni, banche e speculatori.
L' appuntamento per il nostro spezzone è alle ore 9 in Piazza Don Minzoni a Empoli.
Cobas Empoli-Valdelsa
L' appuntamento per il nostro spezzone è alle ore 9 in Piazza Don Minzoni a Empoli.
Cobas Empoli-Valdelsa
domenica 22 aprile 2012
Presidio di solidarieta per l'autista licenziato da Autolinee Toscane e in difesa dell'art.18
Ieri pomeriggio dalle ore 15 in via Alamanni al capolinea della linea 1
della tranvia
si è svolto un presidio per la riassunzione immediata del lavoratore
licenziato da Autolinee Toscane per mano dell'amministratore delegato
Jean Luc Laugaa e in difesa dell'articolo 18.
Circa
150 persone, insieme al lavoratore licenziato, dopo aver invaso i
binari della tramvia si sono mosse in corteo passando per le vie del
centro fino ad arrivare fin sotto palazzo vecchio.
http://www.stamptoscana.it/articolo/toscana/presidio-di-solidarieta-per-lautista-licenziato-da-autolinee-toscane
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.360641250648728.85757.100001085672975&type=1
sabato 14 aprile 2012
Firenze: SABATO 21 APRILE 2012 ore 15 - manifestazione/presidio per la riassunzione immediata di Sauro
Il
27
di
marzo
2012,
Jean-Luc
Laugaa
,
A.D.
dell’azienda
Gest
(di
proprietà
della
multinazionale
Francese
Ratp)
che
gestisce
la
Tramvia
di
Firenze,
ma
anche
A.D.
di
“Autolinee
Toscane”
(nella
quale
Ratp
è
socio
unico),
addirittura
anticipando
la
riforma
Fornero,
ha
licenziato
in
tronco
il
delegato
Cobas
aziendale
richiamandosi
alla
“motivazione
economica”
(taglio
di
una
linea).
Questo
sarà
l’utilizzo
che
faranno
i
padroni
del
“licenziamento
economico”
un
sistema
per
liberarsi
di
lavoratori
“scomodi”,
lavoratori
anziani
o
con
contratti
regolari
per
non
riassumere
nessuno
o,
bene
che
vada,
con
contratti
di
apprendistato
fino
a
tre
anni.
Perché
questo
sarà
il
futuro
con
la
riforma
del
lavoro
voluta
da
Monti
e
sostenuta
da
PD,PDL
e
Terzo
Polo,
un
mondo
di
apprendisti,
precari,
di
lavoratori
senza
più
difese
e
senza
più
ammortizzatori
sociali.
Ma
cosa c’è da aspettarsi da un governo, il quale nel poco tempo che
è in carica ha già deciso che in pensione ci si andrà per miracolo
e che il trattamento economico dei pensionati sarà sempre più di
miseria; ha reintrodotto l’ICI per la prima casa; ha aumentato la
tassa sui carburanti, l’IVA, le tariffe ferroviarie, elettriche e
del gas; ha introdotto i ticket sulle ricette e aumentato quelli per
esami e analisi; ha tagliato e liberalizzato servizi pubblici e
sociali e ne ha rincarato il prezzo.
Per
la riassunzione immediata di Sauro
In
difesa dell’articolo 18
Contro
la riforma Fornero
Contro
la politica del Governo delle Banche
SABATO
21 APRILE 2012 ore 15
Presidio
/volantinaggio
P.zza
Stazione capolinea linea 1della tranvia
Prime
adesioni:
Confederazione
Cobas,
Cub,
Confederazione
USB
,
SlaiCobas,
Comitato
contro
la
Privatizzazione
di
Ataf,
Per
adesione: cobasataf@gmail.com
martedì 10 aprile 2012
ATAF: Esposto sull’utilizzo da parte aziendale del sistema A.V.M.
Lunedì
2 Aprile abbiamo presentato un esposto alla Procura di Firenze e uno
all’Ispettorato del Lavoro riguardo l’utilizzo aziendale del
sistema A.V.M. (Monitoraggio Automatico Veicoli) nonostante la
mancata autorizzazione dell’ente preposto, come prescritto dalle
vigenti leggi e normative.
Il
controllo che ATAF SpA esercita sui lavoratori avvalendosi di
apparecchi per il monitoraggio, oltre a risultare illegittimo su un
piano giuridico per contrasto con la citata norma della Statuto dei
Lavoratori e anche alla luce di precedenti giurisprudenziali
recentissimi, incide ulteriormente sulla sfera psicologica del
conducente dei mezzi pubblici urbani, sottoposto quotidianamente a
carichi stressogeni ingenti.
L’azienda,
dopo
una
prima
denuncia
sull'illegittimo
utilizzo
del
sistema
(a
scopo
sanzionatorio
e
di
condizionamento
circa
la
condotta
di
guida
dei
conducenti),
ha
comunque
tentato
di
aggirare
la
giurisdizione
vigente,
mediante
un
accordo
sindacale
locale
atto
ad
evitare
la
richiesta
di
autorizzazione
e
relativa
ispezione
del
ministero.
Tale
forzatura,
però
non
si
è
mai
concretizzata,
per
la
manifesta
volonta
della
dirigenza
nell'applicare
le
necessarie
modifiche
richieste
al
sistema,
allo
scopo
di
evitare:
Il
controllo
in
tempo
reale
di
ogni
singolo
veicolo
e
relativo
conducente
effettuato
costantemente
dagli
Operatori
presenti
in
Centrale
e
dai
loro
superiori
risulta,
da
quanto
è
stato
possibile
constatare,
in
palese
contravvenzione
oltre
che
all'art.
4
della
legge
300/70,
con
il
D.LGS.
30/06/2003
n.196
e
con
il
Provvedimento
04/10/2011
n.
370
del
Garante
per
la
Protezione
dei
Dati
Personali.
A
nostro avviso, ben difficilmente si potrà costatare la conformità
del sistema AVM di ATAF, per i seguenti motivi:
Il
monitoraggio
è
costante
e
non
solo
in
particolari
condizioni
come
prevede
la
legge.
I
messaggi
che
vengono
inviati
sul
display,
nei
quali
si
intima
di
giustificare
ritardi
o
anticipi
(cosa
che
già
facciamo
personalmente
nel
diario
di
bordo
della
vettura
assegnata),
si
configurano
come
illegittimi
dal
momento
in
cui
assumono
la
forma
di
un
ordine
coercitivo
impartito
dal
superiore,
il
quale
ha
la
possibilità
costante
di
vigilare
l'autista
durante
la
prestazione
del
servizio.
Non
vi
è
ancora
stata
comunicazione
dei
soggetti
che
hanno
accesso
ai
dati
sensibili/personali
e
di
quelli
autorizzati
al
trattamento
di
tali
informazioni.
Gli
operatori
della
sala
radio
e
superiori,
prendono
visione
in
tempo
reale
di
dati
sensibili
quali:
nome,
cognome
e
matricola
aziendale
del
conducente
in
servizio
su
ogni
vettura;
tale
attività
è
vietata
dal
Garante
della
Privacy.
Per
tutte queste problematiche abbiamo chiesto a gli organi di controllo
sopra citati di intervenire in tempi rapidi, sia a tutela dei
lavoratori, ma anche perché il sistema A.v.m. e tutta
l’apparecchiatura correlata, fanno parte del pacchetto che verrà
ceduto ad Ataf Gestione e quindi inserita nel bando di vendita.
Le
domande
principali
che
ci
poniamo
sono:
può
essere
venduto
un
qualcosa
se
non
ha
la
relativa
autorizzazione
per
il
suo
corretto
utilizzo?
E
ancora:
i
futuri
probabili
acquirenti
dell'azienda,
sanno
che
compreranno
un
sistema
di
monitoraggio
a
tutt’oggi
fuori
legge?
Forse
sono
queste
le
"piccole
irregolarità"
che
han
determinato
il
prezzo
a
saldo
di
Ataf!! Firenze
10/04/2012
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