sabato 29 settembre 2012

No alla parata del 27 ottobre. Pisa città di guerra e di nostalici militaristi\fascisti

 Quale città più di Pisa potrebbe prestarsi alle celebrazioni di una battaglia fascista come quella di El Alamein?
Da anni il Comune di Pisa celebra la giornata della solidarità promossa dalla Onlus Ciardelli con il coinvolgimento delle scuole e dell'Amministrazione Comunale per la quale un ufficiale dell'esercito in missione di guerra diventa un messaggero di pace
Quest'anno la celebrazione di El Alamein si terrà a Pisa, all'arena Romeo Anconetani : festa di Specialità, in occasione del 70° anniversario come troviamo scritto sui siti delle associazioni di reduci e volontari paracadutisti.
L'anniversario di questa battaglia combattuta e persa dai nazi fascisti contro gli inglesi nel 1942 è stata occasione per parate nostalgiche e fasciste fin dagli anni sessanta. In mezzo a militari e reduci giovani dell'estrema destra e nuovi fascisti a celebrare il colonialismo e le guerre di aggressione traformando il genocidio del popolo libico ed etiope in atto di eroismo. Un autentico capovolgimento della storia celebrato dal reducismo e dall'ignoranza , il tutto con il beneplacito della Giunta Filippeschi che trova del tutto naturale accogliere e finanziare manifestazioni che andrebbero bandite perchè contrarie a quei principi democratici ed antifascisti in nome dei quali lo stesso Filippeschi dovrebbe governare
Ma queste parate hanno anche un altro obiettivo:promuovere le spese militari e il diffondersi di culture militariste, nostalgiche del fascismo
Le spese per gli armamenti nel 2010 hanno raggiunto i 23 miliardi e mezzo di euro, 29 miliardi sono stati investiti per acquistare aerei caccia, caccia bombardieri F-35 ed elicotteri da guerra, in tempi di feroce crisi sociale ed economica non a caso sono proprio le spese per gli armamenti che dovrebbero essere abbattute mentre invece il Governo Monti e il parlamento le salvaguardano.Dopo la guerra imperialista alla Libia combattuta anche dalle forze armate italiane, dopo le continue intromissioni occidentali in Siria, ecco arrivare la parata dei nostalgici che precederà di qualche mese un'altra parata in salsa umanitaria , la cosiddetta giornata della solidarietà
In questo contesto non possiamo che rimarcare le responsabilità dell'amministrazione comunale di pisa sempre servile nei confronti della Folgore e delle servitu' militari, oltre che ambigua e doppiogiochista nei confronti delle guerre di aggressione che si ripetono di volta in volta.
La manifestazione della folgore non è gradita nella Pisa democratica, popolare ed antifascist

Sulla spending review non si tratta. A proposito dello sciopero farsa del 28 settembre

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Eliminare gli sprechi per difendere il welfare è lo slogan con cui Cgil (e Uil) della funzione Pubblica hanno lanciato lo sciopero del 28 Settembre. Noi siamo stati sempre in piazza e torneremo a farlo passando attraverso una manifestazione nazionale contro il Governo a fine Ottobre) ma non abbiamo partecipato a questo sciopero che riteniamo una farsa.

  1. Quello che serve è lo SCIOPERO GENERALE contro il Governo che da mesi sta attaccando i salari e le pensioni, smantella i servizi e il lavoro pubblico, si adegua al modello Marchionne.
  2. La politica dei sindacati confederali non è di opposizione alla spending review: hanno sottoscritto una intesa con il Governo che ha dato il via libera ai tagli e allo smantellamento della Pubblica Amministrazione
  3. Non è sostenibile la politica dei taglidove servono: si vuol ridurre la spesa complessiva del personale senza abbattere invece le spese superflue (autoblu, rappresentanze istituzionali, consulenze esterne etc.)
  4. Non può esistere alcun baratto tra la difesa del salario e del potere di acquisto e il welfare. Da anni i salari sono fermi e limpoverimento dei lavoratori pubblici e privati è tra le principali cause della crisi
  5. La riorganizzazione della Pubblica Amministrazione per il Governo significa lo smantellamento dei servizi pubblici e la loro privatizzazione, lattacco ai diritti dei lavoratori (salari, contratti, pensioni ecc.)
  6. In questi anni sono aumentati i consigli di amministrazione di tante società nate o da processi di privatizzazione o dalle società in house.
  7. Il patto di stabilità interno ha colpito soprattutto le spese sociali degli enti locali : i comuni e le Asl rischiano di trasformarsi in enti profit.
  8. La spending review cancellerà migliaia di posti di lavoro già nei prossimi mesi.

Servono altre politiche e altre scelte :
  • Difesa del potere di acquisto dei salari e delle pensioni ripristinando la vecchia riforma previdenziale consentendo a migliaia di lavoratrici e lavoratori di andare in pensione con le vecchie regole e senza quel sistema di calcolo retributivo che farebbe perdere almeno un paio di centinaia di euro al mese;
  • Rinnovare da subito i contratti nazionali con aumenti salariali veri;
  • Reinternalizzare i servizi pubblici esternalizzati;
  • Far pagare il debito a chi in questi anni ha speculato e guadagnato sulla nostra pelle;
  • Far pagare le tasse alle grandi imprese e gruppi finanziari e a chi le ha evase per decenni;
  • Ridurre il numero dei dirigenti;
  • Abbattere drasticamente le spese della politica perché il servizio pubblico sia al servizio dei cittadini e non dei programmi di mandato dei Sindaci e funzionali alla rielezione dei managers nelle amministrazioni pubbliche e nelle Asl;
  • Non sottoscrivere più accordi nazionali e decentrati al ribasso mentre aumentano le spese per le consulenze, per i dirigenti e la politica.

Cobas Empoli Valdelsa

martedì 25 settembre 2012

Empoli: nottissima 2012

Il 29 settembre ad Empoli si svolgerà Nottissima 2012.
 
Organizzata dal Comune di Empoli, la festa si svolgerà nella Biblioteca Comunale ma coinvolgerà anche le strade e le piazze del centro storico. Previsti una novantina di eventi fra laboratori creativi, spettacoli teatrali, mostre, concerti che, nelle intenzioni dell'Amministrazione, serviranno per la “promozione della lettura, della cultura e della biblioteca”. Più di cento i negozi che hanno aderito e che resteranno aperti fino a notte fonda.
L'Assessore alla Cultura Eleonora Caponi ritiene “uno schiaffo alla miseria” far spendere troppo ai cittadini di Empoli per una manifestazione della durata di poche ore (dalle 17.00 alle 2.00) così si sforzerà di limitare le spese a soli 50.000,00 euro.
 
Ora, in tempi di crisi economica lancinante come questa, dove I tagli ai servizi pubblici sono feroci ed indiscriminati, a fronte di una spesa di ben 50.000,00 euro, ci chiediamo:
 
l'Amministrazione ha chiesto prima ai cittadini, o almeno agli utenti, se erano d'accordo o meno? Ha chiesto loro come volevano che questi soldi pubblici fossero spesi? 
ha chiesto un'opinione ai lavoratori (addetti al reference, catalogatori, etc.) della Biblioteca per sapere se c'erano bisogni più urgenti (Acquisto libri o materiali particolari? Ampliamento servizi? Più personale per evitare code agli utenti?) a cui far fronte?
è davvero certa che una festa serva a promuovere la lettura, la cultura e la biblioteca? Non sarebbe stato meglio progettare e offrire un nuovo servizio che restasse ai cittadini anche dopo il 29 settembre? Ad esempio aprire punti prestito di libri nelle             zone periferiche? 
Ci saranno delle riduzioni di spesa da qualche parte per bilanciare gli investimenti della manifestazione?
 
 
I lavoratori dei negozi (commessi, addetti... ) faranno I turni o saranno costretti a lavorare dalla mattina fino a tarda notte? 
 
 
Anzi, cosa se possibile ancor più grave, non è che saranno costretti a tornare al lavoro anche il giorno dopo perché, a quanto ci risulta, domenica 30 settembre a Empoli sono previsti I negozi aperti?
 
 
Ma qualcuno se ne è accorto? 
 
Fonte: Cobas Empoli Valdelsa – Comunità in Resistenza

sabato 22 settembre 2012

La sprecopoli renziana

21/09/2012 | Fonte: il Fatto quotidiano | Autore: Davide Vecchi

Quando non rottamava. Renzi, 600 mila euro per aragoste e viaggi all’estero. Cene, viaggi, fiori, pasticcini: 5 anni a spese della Provincia di Firenze

La Corte dei conti setaccia i bilanci della Provincia di Firenze dell’era renziana. Alla voce “rappresentanza istituzionale” in 5 anni è stato inserito di tutto. A partire da cene da 2.000 eur
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Aragoste, vini pregiati, soggiorni negli Stati Uniti, biglietti aerei, cene, pasticcini e fiori: il giovanissimo Matteo Renzi, quando era presidente della Provincia di Firenze, si è adeguato con estrema disinvoltura al modus operandi dei politici di professione. E così, tra gli spaghetti al caviale di Luigi Lusi e gli sprechi della giunta regionale di Renata Polverini per la comunicazione, l’attuale sindaco di Firenze e possibile candidato premier per il centrosinistra si insinua tra i due esponenti simbolo dello sperpero del denaro pubblico. Anche la Corte dei Conti vuole vederci chiaro sui conti della Provincia dell’era renziana: ci sono troppi rimborsi senza giustificativi adeguati e un uso allegro delle carte di credito da parte del rottamatore. Dal 2005 al 2009, nel periodo in cui Renzi è stato presidente, la Provincia ha speso 20 milioni di euro. Il capo di Gabinetto Giovanni Palumbo, nominato da Renzi, ha firmato decine e decine di delibere per rimborsi di spese di rappresentanza per il presidente che aveva a disposizione una carta di credito con limite mensile di 10mila euro di spesa. Nell’ottobre 2007 però, durante un viaggio (ovviamente di rappresentanza) negli Stati Uniti, la carta viene bloccata “a garanzia di un pagamento da parte di un hotel a Boston”, si legge nella delibera del 12 novembre 2007. Renzi, trovandosi senza carta di credito della Provincia è costretto a usare la sua per pagare 4 mila dollari (pari a 2.823 euro) all’hotel Fairmont di San Josè, in California. Come torna in Italia si fa restituire la cifra con una delibera, ma senza fornire giustificativi. Tolta la dicitura “spese regolarmente eseguite in base alle disposizioni contenute nel disciplinare delle attività di rappresentanza istituzionale”. Nei soli Stati Uniti la Provincia, con Renzi, ha speso tra biglietti aerei, alberghi, ristoranti 70mila euro. Spese di rappresentanza. Ovviamente. In tutto arriva a sfiorare i 600 mila euro.

TRA I 20 milioni di euro al vaglio della Corte dei Conti ci sono anche centinaia di migliaia di euro ricostruiti con numerosi scontrini e ricevute. Non molti. In tutto 250 circa. In prevalenza di ristoranti. Gli elenchi depositati agli atti mostrano una intensa attività di rappresentanza da parte di Renzi. Per lo più svolta alla trattoria Garibaldi, al Nannini bar, alla taverna Bronzino e al ristorante da Lino. Locali prediletti dal candidato alle primarie del Pd che, in particolare nel 2007 e nel 2008, riesce a spendere qualcosa come 50mila euro per il cibo. Con conti singoli che spesso superano i mille euro. Il 31 ottobre 2007 la provincia paga 1300 euro alla pasticceria Ciapetti di Firenze. Il 5 luglio alla Taverna Bronzino viene saldato un conto di 1.855 euro. ll ristorante non è tra i più economici di Firenze, del resto. Ma a Renzi piace. Per tutto il suo mandato alla guida della Provincia frequenta assiduamente i tavoli della taverna. Con conti che oscillano tra i 200 ai 1.800 euro. Renzi ogni tanto cambia ristorante. Alla trattoria I due G in via Cennini il 29 aprile 2008 ordina una bottiglia di Brunello di Montalcino da 50 euro per annaffiare una fiorentina da un chilo e otto etti. Alla Buca dell’Orafo in via dei Girolami il 13 giugno 2008 si attovaglia con due commensali e opta per un vino da 60 euro a bottiglia. E ancora: al ristorante Lino, dove è di casa (anche qui), riesce a spendere per un pranzo 1.050 euro. 1.213 li lascia al ristorante Cibreo.

NEI SOLI mesi compresi da maggio a luglio 2007 spende in ristoranti circa 17mila euro. Nel lungo elenco di ricevute e spese che gli inquirenti stanno verificando ci sono anche le fatture di fioristi, servizi catering, biglietti aerei e società vicine all’attuale sindaco. A cominciare dalla Florence Multimedia che riceve complessivamente 4,5 milioni di euro dall’ente. La Florence Multimedia srl è la Società in house della Provincia che svolge attività di comunicazione e informazione per la provincia. Nel 2009 Renzi è diventato sindaco. In bici. Ora sta girando l’Italia in camper, con lo sguardo rivolto a Roma. Ieri, Renzi era alla sfilata milanese di Armani. A Firenze, intanto, l’aspetta Alessandro Maiorano, ex dipendente del Comune che ha denunciato la gestione del sindaco e promette di dar battaglia alla “sprecopoli renziana”. Anche rottamare costa.

N.B. Tale Giovanni Palumbo già capo gabinetto di Renzi in Provincia (quello che sottoscriveva le delibere per i rimborsi) è tra i condannati assieme a Renzi stesso più un 'altra quindicina di soggetti "fiduciari" tra cui commesse, giovani studenti, ballerine) che ricoprivano ruoli apicali senza averne i titoli, così come stabilito nella prima inchiesta della Corte dei Conti; nello specifico Palumbo ricopriva un ruolo dirigenziale pur non laureato.
Evidentemente il rottamatore, arrivato a Palazzo Vecchio, non si è dimenticato né "dell'allegria" dalla Provincia né dei servigi del buon Palumbo infatti, appena Palumbo è riuscito a laurearsi, Renzi lo ha richiamato, sempre tramite assunzione "fiduciaria" come dirigente, non a caso della Dir. Risorse Finanziarie (circa 120.000 l'anno più premi di risultato).
Un altro eroico episodio del renziano "nuovo che avanza" .
 
Alla prossima puntata
Cobas Comune di Firenze