Assistiamo
oggi ad un ennesimo blitz contro il movimento Notav da parte della
Procura di Torino e delle forze del disordine, con una nuova raffica
di arresti domiciliari ed obblighi di dimora per alcuni esponenti del
movimento ed il contemporaneo assalto e distruzione del presidio
Notav di Chiomonte.
Provvedimenti
ed azioni strumentali e di pura e semplice rappresaglia contro chi in
Valle di Susa e nel territorio si batte contro la politica di
devastazione ambientale e sociale e contro la pratica della
militarizzazione.
Sotto
questo odioso attacco non è solo un gruppo di attivisti ma tutta una
comunità che da tempo ha deciso di non piegarsi ai diktat della
speculazione finanziaria e del profitto ad ogni costo, delle grandi
opere e dei grandi interessi economici sulla pelle della popolazione.
Un
attacco preordinato e comunque in sintonia con le ultime esternazioni
del presidente del consiglio del peggiore governo degli ultimi
vent’anni, che ha fatto capire come sia imminente un’altra
vergognosa campagna di esproprio del diritto alla salute dei
cittadini italiani attraverso la demolizione terroristica della
sanità pubblica.
Si
completa così il cerchio: meno o niente servizi pubblici, meno
sanità, scuola, pensioni e più soldi dello stato alle grosse
speculazioni finanziarie ed infrastrutturali a beneficio dei capitali
privati.
Per
questo la solidarietà ai Notav colpiti dalla repressione non è solo
un sostegno reciproco a chi oggi lotta contro la volontà di dominio
e la sopraffazione, è anche e soprattutto il naturale impegno ad
essere parte di una lotta vasta e comune, di un camminare insieme a
tutti coloro che oggi vedono la vita, la salute, la socialità e
principi basilari di democrazia e di convivenza civile minati alla
base dal potere economico, politico e istituzionale, un potere che
non trova altra strada che la repressione e l’uso della forza per
assicurarsi la continuità dei suoi privilegi di casta.