In risposta alle dichiarazioni di Barbara Rutilensi per la Funzione
Pubblica CGIL dell' Empolese-valdelsa sui lavoratori delle
cooperative sociali che lavorano in appalto Publiambiente ci
vien da dire: benvenuti tra noi! I Cobas
Empoli-valdelsa sono anni che denunciano tale incongruenza, in un
recente comunicato (21 gennaio 2012), firmato insieme alla RSU dell'
ATI Società cooperativa, si chiede con chiarezza il
riconoscimento di un contratto unico di settore, non è accettabile
una disparità di trattamento tra chi svolge le stesse mansioni. Ai
lavoratori e alle lavoratrici della suddetta cooperativa, non
essendo sociale ma AR.L, viene applicato il CCNL dell' igiene
ambientale privata FISE. I Cobas ricordano che tale
contratto è scaduto da mesi e che la trattava è in una fase di
stallo per le proposte irricevibili di FISE/Assoambiente. Ribadiscono
la richiesta di intervento dei comuni del circondario affinchè
la trattativa riparta e si arrivi ad un contratto dignitoso. Questo
in virtù del fatto che Publiambiente s.p.a. è una società
controllata dal gruppo Publiservizi, società a totale capitale
pubblico.
Le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici delle cooperative
che lavorano in appalto, sociali e non, sono peggiorate negli ultimi
due anni grazie a gare al ribasso, con una organizzazione del lavoro
che scarica sul propio personale le conseguenze dei tagli che vari
governi hanno portato ai servizi sociali, alla sanità agli enti
locali. Certo non aiutano ipotesi di accordo come quella firmata
anche da CGIL il 16 dicembre sul CCNL coop sociali in cui ci si
riserva la possibilità di stipulare accordi territoriali di
"gradualità concordata" per erogare con il contagocce i pochi e
irrisori aumenti contrattuali secondo quel sistema delle deroghe al
contratto nazionale che dal settore metalmeccanico ormai si estende
a tutto il mondo del lavoro.
Cobas Empoli-valdelsa aderente alla Confederazione Cobas del
lavoro privato
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