martedì 23 novembre 2010

UNITI CONTRO GLI SFRATTI

Come avviene per la CACCIA o per i SALDI, si è riaperta anche la stagione sfratti, l'unica differenza è che questa sembra non chiudere mai

Comunicato stampa, 23 Novembre 2010
UNITI CONTRO GLI SFRATTI!
Annunciamo per domani Mercoledì 24 Novembre un "Picchetto Sicurezza" per stare al fianco di una famiglia che a Montelupo rischia lo sfratto. Si tratta della famiglia di Mbarek B. composta da padre madre e due figli piccoli, uno di due anni e l'altro di tre mesi. Convochiamo tutti e tutte, uniti contro gli sfratti e per il diritto alla casa, a Montelupo nel centrale Corso Garibaldi n. 23, con l'obiettivo di rinviare lo sfratto per il tempo necessario a trovare una nuova abitazione e permettere il passaggio da casa a casa evitando inutili traumi.
La famiglia, perfettamente inserita nel tessuto sociale cittadino, da dieci anni vive a Montelupo e Mbarek è anche volontario in alcune associazioni della città, ma si trova oggi come migliaia di altre famiglie italiane a dover fare i conti con una crisi senza precedenti.

La storia è sempre la stessa, si ripete. C'è la crisi. Famiglie che perdono il lavoro, non riescono a trovarne un altro e cominciano ad accumulare affitti non pagati. Automatica arriva la richiesta di sfratto.
C'è la crisi. Però questa crisi, causata da coloro che in maniera spregiudicata hanno giocato, facendo superprofitti, con la finanza, lascia intatte le ricchezze e si accanisce contro chi da sempre riesce a malapena a soddisfare bisogni essenziali come la casa.

Molte sono le case sfitte anche nel nostro territorio. Poi pensi: aumentano gli sfratti per morosità e i proprietari preferiscono tenere le case vuote piuttosto che proporre canoni d'affitto da tempo di crisi? C'è qualcosa che non va.
C'è la crisi. E chi nella giunta del sindaco Mori si dovrebbe occupare di questi problemi? Forse l'assessorato alla casa ci viene da pensare, insieme ai servizi sociali. Invece agli incontri con le istituzioni capita che ci sentiamo dire "ho visto un cartello affittasi in Empoli". Questa è la politica abitativa del comune, lo denunciamo da tempo, delegare ai privati una questione sociale così importante come quella abitativa, strettamente legata al diritto ad una vita dignitosa.
I privati fanno ovviamente quello che vogliono, ma se succede che una famiglia oltre a subire la crisi, subire uno sfratto, si trova anche di fronte all'impossibilità di trovare qualcuno che gli affitti una casa? Magari perché non si affitta a stranieri?
Veramente, qualcosa non va!

Mbarek e la sua famiglia purtroppo rientrano nella statistica di chi a un certo punto, dopo otto anni di canone pagato regolarmente, non ha più potuto permettersi l'affitto.
Ma Mbarek, come tutti gli altri, non è un dato statistico. È una persona con la sua storia e la sua vita, i suoi sogni, i suoi diritti.

Il comune dice che "se la famiglia trova una casa" stanzierà un certo budget per il contratto, bene la famiglia la sta cercando disperatamente una casa nel mercato privato, ma siccome il budget è limitato, non possiamo permettere una permanenza in una struttura a 60 euro al giorno. Su questo conveniamo tutti, comune compreso: in pochi giorni se ne andrebbero tutti i fondi a disposizione e addio nuovo contratto. Per questo chiediamo a proprietà e ufficiale giudiziario di capire la situazione e prorogare i termini dello sfratto del tempo necessario. Per questo invitiamo il comune ancora una volta a mettere in campo delle politiche sociali adeguate al tempo della crisi.
Domani saremo tutte e tutti a Montelupo per rinviare questo ennesimo sfratto!

UNITI CONTRO LA CRISI, UNITI CONTRO GLI SFRATTI!

COBAS Empoli-valdelsa
ORDA PRECARIA
COMUNITA' IN RESISTENZA

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