sabato 6 novembre 2010

Lo spot sulla sicurezza

Da un po’ di tempo stiamo assistendo alla messa in onda in televisione di uno spot sulla sicurezza nei luoghi di lavoro patrocinato e creato dal nostro governo.
Con una faccia tosta incredibile ed un’ ipocrisia senza limiti, si esortano i lavoratori a fare maggior attenzione mentre lavorano, in modo da poter tornare a casa sani e salvi perché in questo modo dimostrano di voler bene a se stessi e ai propri cari.

Si dice in questo spot che la “sicurezza sul lavoro la pretende chi si vuole bene” come se i lavoratori fossero gli unici responsabili dei propri infortuni, delle proprie morti e delle malattie professionali, perché non pretendono controlli, applicazioni delle procedure e degli standard di sicurezza. Non una sola parola in questi spot per esortare anche i datori di lavoro “a voler bene ai propri operai” !!!

QUESTO SPOT VA RITIRATO IMMEDIATAMENTE PERCHE’ OFFENDE TUTTE LE VITTIME DEL LAVORO E LE LORO FAMIGLIE !!!

Questo spot non accenna minimamente al fatto che oggi i lavoratori sono sempre più ricattabili e non hanno la possibilità di scegliere: per vivere sono costretti ad accettare un lavoro nero, un lavoro precario o un lavoro a tempo determinato. Impossibile o difficilissimo per chi è in queste condizioni rivendicare l’ applicazione delle leggi sulla salute e sicurezza sul lavoro.

E non basta, perché anche i lavoratori “più fortunati” che hanno un contratto a tempo indeterminato sono costretti ad accettare condizioni di lavoro inaccettabili che vanno dalla esposizione a sostanze tossiche e cancerogene, fino all’ aumento dell’ intensità del lavoro come è successo a Pomigliano.
Togliere o monetizzare le pause è un modo “sicuro” per aumentare gli infortuni e le malattie professionali, in altri termini per uccidere.

Offende le decine di migliaia di vittime dell’ amianto, vittime della vergognosa ingordigia di tanti imprenditori che erano perfettamente a conoscenza della pericolosità di quel minerale eppure hanno taciuto e ora sulla loro coscienza pesa il numero dei morti. Recentemente il Senato della Repubblica ha approvato un progetto di legge che equipara le vittime dell’ amianto sulle navi militari alle “vittime del dovere”, liberando i datori di lavoro (in questo caso gli ammiragli) da ogni responsabilità.

Per ridurre gli incidenti sul lavoro non servono spot, bisogna applicare una normativa che invece questo governo in tutti i modi sta cercando di smantellare.
Questo governo ha depenalizzato e ha ridotto le sanzioni agli imprenditori colpevoli di infortuni o morti per e sul lavoro.
Ha reso più difficili i controlli già difficoltosi per via della carenza paurosa di personale tecnico che non viene incrementato, inoltre il ministro Tremonti ha dichiarato che “la sicurezza sul lavoro è un lusso che non possiamo più permetterci.”

I famigliari delle vittime chiedono rispetto, chiedono che vengano immediatamente sospesi questi vergognosi spot finanziati con i denari pubblici, denari che provengono anche dalle tasche delle vittime del lavoro.

ASSOCIAZIONE ITALIANA ESPOSTI AMIANTO
Paderno Dugnano

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