sabato 12 marzo 2011

Vittoria elettorale COBAS alla PEGASO

La CGIL continua a perdere pezzi nella diaspora seguita alla cancellazione del gruppo dirigente della FILCEM fiorentina, avvenuta lo scorso luglio. Solo che stavolta l’organizzazione sindacale guidata da Susanna Camusso deve registrare una disfatta senza precedenti. Infatti, dopo la loro clamorosa vittoria in RICHARD GINORI, alle elezioni delle RSU per la PEGASO, svoltesi ieri, i COBAS hanno fatto cappotto e, per la prima volta in oltre cento anni della sua storia, la CGIL è stata completamente estromessa dalla rappresentanza sindacale in un’azienda conciaria fiorentina. Tra l’altro, si legge in una nota dei COBAS, le elezioni sono state precedute da fortissime pressioni della direzione aziendale per impedire prima lo svolgimento delle stesse elezioni, staccando i fogli informativi della Commissione Elettorale dalle bacheche dei lavoratori e dichiarando di non riconoscere la rappresentanza sindacale dei COBAS, e, in seguito, per boicottarle, invitando i lavoratori a non votare affinché non fosse superato il cinquanta per cento dei votanti, annullando in questo modo la procedura elettorale. In precedenza era stata la CGIL a cercare di stravolgere la situazione sindacale, proponendo che venissero costituite le RSU interaziendali dell’ALBA GROUP, di cui PEGASO fa parte, anziché in ognuno dei due stabilimenti che compongono il gruppo conciario, secondo quanto previsto dallo stesso regolamento elettorale di CGIL, CISL e UIL.“La CGIL,” sottolinea la Nota COBAS, “ha cercato di non rispettare nemmeno le regole che impone agli altri sindacati, nell’assoluto disprezzo di qualsiasi principio democratico.” Lo stratagemma tentato da Scibetta della FILCTEM e Rossi della CGIL Toscana era di ovviare alla mancanza di candidati per le RSU in PEGASO nella lista della stessa CGIL ed evitare di perdere il controllo sindacale in quella che rappresenta la principale azienda conciaria del territorio. Ma, nonostante ripetute e accese assemblee, i lavoratori hanno respinto la proposta, giudicandola illegittima secondo il regolamento elettorale. Di conseguenza, la CGIL, in assenza di candidati, ha dovuto rinunciare a presentare una sua lista alle elezioni e ieri il cinquantacinque per cento dei circa sessanta dipendenti ha votato per i tre rappresentanti dei COBAS, sancendo così un piccolo, ma significativo precedente storico: per i prossimi tre anni la CGIL è fuori dalla PEGASO. “Preoccupa,” si legge nella Nota dei Cobas, “la coincidenza, in PEGASO come in altre aziende, delle pressioni contrarie ai COBAS da parte delle direzioni del personale e dei sindacalisti della CGIL, quasi che sia stata stipulata una santa alleanza innaturale tra controparti per impedire una libera associazione dei lavoratori al sindacato che giudicano migliore per tutelare i loro interessi. C’è la sensazione che in realtà dietro queste pressioni ci sia in gioco qualcosa che va oltre le normali dinamiche sindacali e investa gli interessi di alcuni rappresentanti politici e istituzionali di un certo partito.” Seppure non esplicito, il riferimento sarebbe indirizzato al Partito Democratico, che già nelle settimane precedenti alle elezioni in Richard Ginori, aveva inutilmente tentato a Sesto Fiorentino di influenzare lavoratori e azienda contro i candidati dei COBAS.

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