mercoledì 2 marzo 2011

In ferrovia troppi licenziamenti per i rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza

Il 21 gennaio il capotreno Sandro Giuliani è stato assurdamente e ingiustamente licenziato.Non è la prima volta che un lavoratore o un delegato delle ferrovie viene licenziato per la denuncia di processi lavorativi pericolosi per la sicurezza dei passeggeri o per il rifiuto di eseguire ordini di servizio in aperta violazione delle normative di sicurezza. In Ferrovia è anche vietato il dissenso rispetto ale scelte aziendali e il dissenso si paga con la sospensione o addirittura con il licenziamento.
Giuliani si atteneva srupolosamente alla normativa d’esercizio come previsto per altro dalla Circolare Divisionale 1/2009 emanata da Trenitalia,osservava le cautele imposte dall’adozione di un elementare principio di precauzione in presenza delle segnalazioni dell’Impresa in materia di rischi sul lavoro.
Nel provvedimento di licenziamento per giusta causa non si fa menzione di nessun fatto specifico, ma si cita esclusivamente la perdita del rapporto di fiducia, una motivazione che dovrebbe essere invocata citando con chiarezza la colpa del dipendente. Non c’è nessuna relazione tra l’enormità del provvedimento e le accuse generiche e contraddittorie addebitate a Sandro Giuliani.
E’ evidente l’intento dell’azienda di colpirne uno per terrorizzare tutti gli altri. Per questo gli Rls solidarizzano con Giuliani chiedendo ai cittadini e ai lavoratori di intervenire per la sua riassunzione immediata
Rls Cobas

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