martedì 6 dicembre 2011

Presidio COBAS alla FIAT















PAOLO GRISERI: 6dicembre 2011 La Repubblica
Fiat, momenti di tensione davanti all'Unione industriale
Gruppi di lavoratori si fronteggiano, tra scambi di insulti e lancio di uova, davanti alla palazzina dove si svolge l'incontro per estendere a tutto il gruppo il contratto di Pomigliano.
Una cinquantina di lavoratori con le bandiere dei sindacati del sì (FIM, uilm e Fismic) fronteggia altrettanti operai di Cobas e Usb. I due presidi sono divisi dalle transenne e da una zona franca di fronte all'entrata della palazzina di via Vela.
Arrivando all'incontro il leader del Fismic, Roberto di Maulo, ha detto che "è possibile arrivare alla stretta conclusiva entro domani". Nei giorni scorsi FIM e Uilm erano state più prudenti immaginando "una conclusione entro metà mese". All'incontro di oggi partecipa anche la Fiom. Poco prima delle 11 dal gruppo dei Cobas sono partiti insulti all'indirizzo dei lavoratori del sí. Alcuni operai del no hanno tentato di forzare le transenne. Ne è seguito un parapiglia, sono state lanciate uova, poi è intervenuta la polizia a far arretrare il gruppo dei Cobas. I due presidi contrapposti non sono mai entrati in contatto.
All'interno la trattativa è proseguita regolarmente. In apertura il capo delegazione della Fiat, Paolo Rebaudengo, ha chiesto ai sindacati la disponibilità a giungere a una firma. Entrando alla riunione anche il responsabile auto della Fim, Bruno Vitali, ha annunciato per "l'accordo potrebbe arriva domani o dopodomani". Per la Fiom invece "se ci chiedono la pura e semplice
estensione dell'accordo di Pomigliano, è chiaro che non c'è trattativa". Lo sostiene Maurizio Landini, segretario Fiom, secondo il quale Fim e Uilm dovrebbero spiegare come fanno ad accettare di cambiare gli accordi senza nemmeno un referendum tra i lavoratori".
Dopo il no della Fiom, la trattativa è proseguita con gli altri sindacati.

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