mercoledì 14 dicembre 2011

Né folle né solitario: semplicemente fascista


Esprimiamo alla comunità senegalese tutta la nostra solidarietà e vicinanza. La vergognosa caccia all'uomo di ieri, che ha visto protagonista un noto neofascista aderente a CasaPound non può essere archiviata semplicemente come il "gesto di un folle" ma il prodotto più evidente di un clima politico e sociale sempre più torbido e in cui queste pulsioni xenofobe trovano l'acqua di coltura ideale. Gianluca Casseri ha alimentato la propria cultura razzista all'interno delle sedi neofasciste pistoiesi e fiorentine, aperte nell'indifferenza dei tanti amministratori locali. Amministratori troppo occupati a cacciare lavavetri e ambulanti per accorgersi che questo progressivo imbarbarimento delle relazioni sociali, regalava spazi e legittimità ai fascisti del terzo millennio. L'esecuzione sommaria di ieri, l'incendio di pochi giorni fa al campo Rom di Torino si aggiungono al lungo elenco di violenze che in questi ultimi anni hanno subito i migranti, vittime non solo della lunga stagione berlusconiana ma del silenzio complice (a volte connivente) del centro sinistra. Un lungo ventennio che attraverso decreti "antiborsoni", caccia all'ambulante, botte ai richiedenti asilo, detenzioni illegali nei CPT, hanno riformulato le regole della convivenza civile unicamente sul modello dell'impresa e dell'efficientismo, relegando i migranti a merce ricattabile a basso costo.
A tutti i professionisti del "cordoglio di rito", consigliamo vivamente la lettura dei commenti che i camerati dei vari gruppi neofascisti scrivono in queste ore sul web. Un invito che estendiamo anche al prefetto, preoccupato dalla solidarietà offerta dai centro sociali alla comunità senegalese, più che dalla pericolosità di chi, solo poco tempo fa, commemorava i cecchini fascisti che sparavano ai passanti fiorentini il 25 aprile.
La follia non è solo in quel gesto omicida, ma in chi continua a ridurla come tale, in chi si ostina a ignorare che la strage di ieri si iscrive pienamente nella storia del neofascismo: la mitologia del "bel gesto" e dell'azione purificatrice.
I Cobas Empoli-Valdelsa invitano tutte/i alla manifestazione di Firenze, che partirà da piazza Dalmazia alle ore 15, per esprimere una concreta solidarietà alla comunità senegalese e per chiedere l'immediata chiusura di tutte le sedi neofasciste.
Cobas Empoli-Valdelsa.

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