mercoledì 29 dicembre 2010

La sicurezza negata per i lavoratori: chi denuncia i padroni perde il lavoro

I 13 lavoratori Thyssenkrupp di Torino costituitisi parte civile contro l'azienda, a fine anno potrebbero perdere anche la cassa integrazione.
A Natale, i 13 operai hanno denunciato la loro situazione e la mancata ricollocazione nelle aziende della provincia di Torino. Una solidarietà di classe tra padroni mirante ad escludere da ogni impiego questi 13 lavoratori che non hanno accettato pochi euro di elemosina chiedendo nelle aule del tribunale verità e giustizia per i loro 7 colleghi uccisi nel rogo della fabbrica. I 13 operai chiedono un nuovo periodo di cassa integrazione in deroga, come previsto per altro dagli accordi tra azienda e enti locali e denunciano l'abbandono da parte delle istituzioni , anche quelle governate dal centrosinistra. La richiesta del Pm di una condanna di 16 anni per l'amministratore delegato della fabbrica tedesca, conferma che questa strage sarebbe stata evitata rispettando le più elementari norme di sicurezza.
Nella Torino di Marchionne ormai chi si ribella alle ingiustizie e ai soprusi padronali viene espulso dal mercato del lavoro e soggetto ad ogni tipo di vessazione come accadeva per gli operai antifascisti nel ventennio, espulsi dalle fabbriche dall’oggi al domani e costretti alla fame.
Quanto accade ai 13 lavoratori di Torino può domani accadere a tutti noi. Cassa integrazione per i 13, verità e giustizia per tutti i morti sul lavoro.
Rappresentanti lavoratori alla sicurezza

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