Nel
tardo pomeriggio di oggi 31 gennaio 2013 ,la 2° sezione del Tribunale
di Roma a fronte del reato di " resistenza" ha emesso contro Mario
Miliucci la selettiva e pesante condanna a 2 anni e 6 mesi.
Insieme
a Mario erano giudicati per lo stesso reato altri 5 giovani, per i
qualio il PM chiedeva 2 anni per uno di loro e 8 mesi per gli altri 4 ,
che la corte invece ha mandato assolti.
Mario
risulta dunque l'unico condannato (insieme ad un trentenne, a 4 mesi)
dei 23 arrestati il 14 dicembre 2010 con il reato di " resistenza" ! Le
altre 3 corti che hanno mandato assolti 21 giovani ben hanno fatto di
fronte a prove inesistenti, le stesse che mancavano anche per Mario, che
invece è stato traformato in capro espiatorio su cui scaricare " le
colpe" riguardo all'insorgenza giovanile in merito alle misure
coercitive ed antipopolari dei governi.
Nella
mentalità codina che continua ad albergare tra gli inquirenti, residua
la cinicità di questa obbrobriosa sentenza intesa anche a " far ricadere
sui figli le colpe dei padri".
Mario
è figlio di Vincenzo, storico antifascista e protagonista negli ultimi
45 anni dei movimenti antagonisti che hanno cercato e tutt'ora cercano ,
anche per tramite della Confederazione Cobas, di contribuire al
riscatto di questo dolente paese e alla trasformazione radicale della
società.
Dunque una sentenza vieppiù reazionaria e punitiva per la storia passata e presente, tesa a condionarne il futuro.
A
fronte di siffatta bestialità, la Confederazione Cobas esprime a Mario
e Vincenzo incondizionata solidarietà ed affetto, per sconfiggere
ovunque similari sentenze e per contribuire alla libertà di tutte/i.
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