domenica 25 gennaio 2009

Il nuovo regime dei rapporti sindacali

CISL,UIL,UGL,CONFINDUSTRIA,CONFAPI,CONFCOMMERCIO,CONFESERCENTI

INSIEME AL GOVERNO SI SONO ACCORDATI AI DANNI DEI LAVORATORI


Dopo l’accordo concertativo del Luglio 1993, un altro marchio/data di
infamia , quello del 22 gennaio 2009, si aggiunge sui sindacati venduti,
che alla faccia della crisi che falcidia occupazione e redditi,
rinunciano alla tutela degli interessi della classe lavoratrice e dei
ceti popolari.

Al momento – da questa mercanzia – si è sottratta la Cgil, ma la
tentazione di stare nella partita è grande. Il partito di riferimento ,
il PD, brigherà per una soluzione alla firma, una volta risolto il
conflitto interno alla Cgil nei confronti delle compagini conflittuali.

Certo è , che senza l’avallo del PD l’accordo del 22 gennaio non ci
sarebbe stato . Dapprima l’astensione concordata sul voto al “
federalismo fiscale” , a seguire l’OK a Cisl-Uil a sottoscrivere quanto
suggellato da padroni e centrodestra.

Difatto il PD è entrato nella maggioranza ! Sostiene il governo
Berlusconi !!

Una antica abitudine , che ci riporta al governo Andreotti del 1978, li
l’inciucio si chiamava “ compromesso storico” , un accordo più
impegnativo per significare la stessa operazione : la svendita e
l’abbandono del patrimonio ideale-culturale-materiale dei lavoratori.

ORA TUTTO E’ ANCORA PIU’ CHIARO . Rimane l’incognita Cgil, di cui
proveremo a stanarne i comportamenti chiamando a configgere contro
l’accordo e le ridicole misure anticrisi poste in campo dal governo.

Intanto, da subito, come funzione democratica a cui non verremo mai
meno, chiamiamo i lavoratori a rigettare – con le assemblee e con la
lotta – questo infame regresso , che ci riporta alla sconfitta storica
subita dai lavoratori negli anni ’50 , quella che comportò “ gli aumenti
salariali aziendali legati al cottimo e l’insediamento sindacale delle
complici Commissioni Interne “.

NON SIAMO ARRESI ! Non ci arrenderemo al declassamento del Contratto
Collettivo Nazionale – la cui valenza è stata ridotta a 3
anni(praticamente 1 anno di aumenti in meno) - per la misera prevalenza
della “ contrattazione aziendale(di 2° livello) “ , che peraltro
riguarda meno del 18% dell’intero mondo del lavoro privato.

Né a farci turlupinare dal cambio di parole : l’introduzione dell’IPCA (
“ indice prezzi al consumo armonizzato in ambito UE”) al posto della
vigente “ inflazione programmata” ( su cui si aggancia l’aumento
salariale) comporta un ulteriore contrazione dei minimi stipendiali,
altra fregatura!

PREPARIAMOCI A COMBATTERLI; A SCONFIGGERE QUESTO DISASTROSO IMPIANTO
LIBERISTA .

All’insegna di “ noi la vostra crisi non la paghiamo”.

Attraverso : il blocco dei licenziamenti; la riduzione d’orario a parità
di salario,; la CIG per tutti, anche per chi non ce l’ha,; il
salario-reddito garantiti; casa,trasporti,bollette,……

Ovvero la PIATTAFORMA ANTICRISI con la quale Cobas-Cub-Sdl chiameranno
alla mobilitazione , dopo averla discussa e approvata nell’assemblea
generale del PATTO di BASE , che si terrà a Roma il 7 febbraio , ore 10
teatro Ambra Jovinelli ( limitrofo stazione FS):
Roma 23/1/09 Cobas Lavoro Privato -Confederazione Cobas



Nessun commento: