COMUNICATO
Ennesima
giornata drammatica per Richard Ginori: l’asta per l’assegnazione
dell’azienda è andata deserta. Nessuna offerta è stata depositata
presso il Tribunale di Firenze.
“Il
risultato di oggi conferma quanto sia stata scellerata la decisione
del Tribunale di Firenze di mandare fallita Richard Ginori –
affermano i Cobas – La rabbia dei lavoratori è tanta se si pensa
che la fabbrica era già stata assegnata e che se il Tribunale non
avesse preso il 7 gennaio quella sciagurata decisione, ancora oggi
incomprensibile, la maggior parte di loro oggi sarebbe a lavorare”.
“ A
questo punto sarà necessario aspettare perlomeno un mese affinché
venga predisposto il nuovo bando, con tutto quello che ne consegue:
si allungano i tempi della Cassa Integrazione, Richard Ginori perderà
ulteriori quote di mercato, la fabbrica si deteriorerà ancora di
più”.
“
Ma la giornata di oggi – proseguono i Cobas – determina anche il
fallimento del curatore fallimentare. Come avevamo sostenuto fin
dall’inizio il bando, così come costruito, con una base d’asta
superiore al prezzo con il quale l’azienda era stata assegnata in
un primo tempo, è servito più ad allontanare piuttosto che
avvicinare possibili acquirenti”.
“Avanzeremo
fin da subito due richieste al curatore fallimentare e al Tribunale:
che si riscriva il bando inserendo dei vincoli a salvaguardia
dell’occupazione e che siano da deterrente a possibili approcci di
società finanziarie e fondi d’investimento che, negli ultimi
giorni, hanno già cominciato a fare capolino. La legge non lo vieta
in presenza di realtà socialmente rilevanti come Richard Ginori.”.
“
La seconda richiesta è che venga immediatamente riparato e riacceso
il principale forno di cottura dello stabilimento, per dare un senso
all’esercizio provvisorio e affinché, in caso di una futura
assegnazione, alla nuova società sia consegnata un’azienda che non
sia un cadavere, ma un’azienda che possa riprendere l’attività
nel più breve tempo possibile”.
“ A
questo punto ci aspettiamo anche parole chiare da istituzioni, forze
politiche e Tribunale di Firenze. E’ finito il tempo delle
ambiguità sulla pelle dei lavoratori”.
Sesto
Fiorentino, 18 marzo 2013
COBAS
GINORI
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