lunedì 18 marzo 2013

RICHARD GINORI: DESERTA L’ASTA


COMUNICATO

Ennesima giornata drammatica per Richard Ginori: l’asta per l’assegnazione dell’azienda è andata deserta. Nessuna offerta è stata depositata presso il Tribunale di Firenze.
“Il risultato di oggi conferma quanto sia stata scellerata la decisione del Tribunale di Firenze di mandare fallita Richard Ginori – affermano i Cobas – La rabbia dei lavoratori è tanta se si pensa che la fabbrica era già stata assegnata e che se il Tribunale non avesse preso il 7 gennaio quella sciagurata decisione, ancora oggi incomprensibile, la maggior parte di loro oggi sarebbe a lavorare”.
“ A questo punto sarà necessario aspettare perlomeno un mese affinché venga predisposto il nuovo bando, con tutto quello che ne consegue: si allungano i tempi della Cassa Integrazione, Richard Ginori perderà ulteriori quote di mercato, la fabbrica si deteriorerà ancora di più”.
“ Ma la giornata di oggi – proseguono i Cobas – determina anche il fallimento del curatore fallimentare. Come avevamo sostenuto fin dall’inizio il bando, così come costruito, con una base d’asta superiore al prezzo con il quale l’azienda era stata assegnata in un primo tempo, è servito più ad allontanare piuttosto che avvicinare possibili acquirenti”.
“Avanzeremo fin da subito due richieste al curatore fallimentare e al Tribunale: che si riscriva il bando inserendo dei vincoli a salvaguardia dell’occupazione e che siano da deterrente a possibili approcci di società finanziarie e fondi d’investimento che, negli ultimi giorni, hanno già cominciato a fare capolino. La legge non lo vieta in presenza di realtà socialmente rilevanti come Richard Ginori.”.
“ La seconda richiesta è che venga immediatamente riparato e riacceso il principale forno di cottura dello stabilimento, per dare un senso all’esercizio provvisorio e affinché, in caso di una futura assegnazione, alla nuova società sia consegnata un’azienda che non sia un cadavere, ma un’azienda che possa riprendere l’attività nel più breve tempo possibile”.
“ A questo punto ci aspettiamo anche parole chiare da istituzioni, forze politiche e Tribunale di Firenze. E’ finito il tempo delle ambiguità sulla pelle dei lavoratori”.
Sesto Fiorentino, 18 marzo 2013 COBAS GINORI

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