sabato 19 maggio 2012

Vittime e carnefici

Comunicato stampa del 18/05/2012.
La denuncia dei 7 attivisti empolesi per aver “imbrattato” con uova e adesivi alcune banche durante il corteo del primo maggio, potrebbe aprire nuovi importanti opportunità per chiunque aspiri a cambiare la propria condizione da carnefice a vittima (“banda della magliana”, “Casalesi” e Totò Reina, potrebbero avanzare delle pretese in questo senso).  A Empoli sembra infatti sentirsi danneggiato quello stesso potere bancario indicato unanimemente come responsabile della crisi che stiamo vivendo. Un sistema finanziario corrotto e fuori controllo responsabile di un crack globale di oltre 16 trilioni di euro (cifra benevola), costato il posto di lavoro e la casa a milioni di persone e a cui non sembra più sufficiente la sola garanzia dell'impunità per i propri manager. Come Cobas e Comunità in Resistenza abbiamo denunciato come a causa dei debiti che “LORO” hanno contratto, sei milioni di persone in questo paese siano disoccupati o cassa-integrati, 350 mila “esodati” e i suicidi una costante pressoché quotidiana. Chiamare ladrocinio (come avviene nell'adesivo incriminato) il sistema che garantisce il loro salvataggio attraverso il taglio di pensioni, istruzione, stato sociale e posti di lavoro è sicuramente il termine più appropriato, oltreché legittimo.
Per questo, oltre alla doverosa solidarietà per i denunciati, come organizzazione sindacale aderiamo alla campagna “ATTACCALO ANCHE TU”, scaricando e diffondendo l'adesivo BANCHE=LADRI dal sito web della Comunità in Resistenza di Empoli.
Cobas Empoli-Valdelsa aderente alla Confederazione Cobas del lavoro privato

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