Comunicato stampa
Lunedì 16 e martedì 17 gennaio 2012 i sindacati confederali hanno indetto uno sciopero per il rinnovo del contratto nazionale dell' igiene ambientale privata. Le lavoratrici ed i lavoratori della ATI Società cooperativa non si asterranno dal lavoro perchè già nello sciopero generale indetto dalla Confederazione Cobas e della CUB del 17 novembre scorso denunciavano le proposte inaccettabili e provocatorie di Fise/Assoambiente. In sintesi: spostamento di tutte le decorrenze di aumento contrattuale a dicembre di ogni anno, taglio delle quote destinate al TFR, indebolimento delle maggiorazioni notturne, ampliamento della flessibilità oraria, taglio delle quote sulle ore straordinarie diurne, taglio della retribuzione tabellare nel trattamento per malattia, parziale riduzione dell'indennità integrativa, delle quote destinate all'assistenza sanitaria integrativa e quelle destinate a salute e sicurezza. La trattativa tra CGIL-CISL-UIL e le associazioni padronali va avanti da mesi, una trattativa che vede esclusi i sindacati di base nonostante la loro presenza nel settore. La RSU della Società cooperativa ATI, interamente Cobas, chiede con forza l' applicazione di un contratto unico per l' igiene ambientale sia per il settore privato che per quello pubblico. Non è accettabile una disparità di diritti per lavoratrici e lavoratori che svolgono le stesse mansioni, non esistono lavoratori di serie A e di serie B. Chiede pubblicamente un coordinamento con le RSU di Publiambiente, Geofor e Sienambiente. Ci sembra evidente soprattutto nel comprensorio Publiambiente dell' Empolese-valdelsa, dove molti servizi sono affidati a ATI, che qualsiasi forma di lotta risulti monca senza il nostro coinvolgimento.
Rappresentanza Sindacale Unitaria della ATI Società cooperativa
Lunedì 16 e martedì 17 gennaio 2012 i sindacati confederali hanno indetto uno sciopero per il rinnovo del contratto nazionale dell' igiene ambientale privata. Le lavoratrici ed i lavoratori della ATI Società cooperativa non si asterranno dal lavoro perchè già nello sciopero generale indetto dalla Confederazione Cobas e della CUB del 17 novembre scorso denunciavano le proposte inaccettabili e provocatorie di Fise/Assoambiente. In sintesi: spostamento di tutte le decorrenze di aumento contrattuale a dicembre di ogni anno, taglio delle quote destinate al TFR, indebolimento delle maggiorazioni notturne, ampliamento della flessibilità oraria, taglio delle quote sulle ore straordinarie diurne, taglio della retribuzione tabellare nel trattamento per malattia, parziale riduzione dell'indennità integrativa, delle quote destinate all'assistenza sanitaria integrativa e quelle destinate a salute e sicurezza. La trattativa tra CGIL-CISL-UIL e le associazioni padronali va avanti da mesi, una trattativa che vede esclusi i sindacati di base nonostante la loro presenza nel settore. La RSU della Società cooperativa ATI, interamente Cobas, chiede con forza l' applicazione di un contratto unico per l' igiene ambientale sia per il settore privato che per quello pubblico. Non è accettabile una disparità di diritti per lavoratrici e lavoratori che svolgono le stesse mansioni, non esistono lavoratori di serie A e di serie B. Chiede pubblicamente un coordinamento con le RSU di Publiambiente, Geofor e Sienambiente. Ci sembra evidente soprattutto nel comprensorio Publiambiente dell' Empolese-valdelsa, dove molti servizi sono affidati a ATI, che qualsiasi forma di lotta risulti monca senza il nostro coinvolgimento.
Rappresentanza Sindacale Unitaria della ATI Società cooperativa
Nessun commento:
Posta un commento