mercoledì 16 novembre 2011

NE PUBBLICO NE PRIVATO MA COMUNE

In vista della manifestazione nazionale del 26 novembre a Roma
Sabato 19/11 ore 18 c/o il csa Intifada, via XXV aprile 1, Ponte A Elsa, Empoli (FI)
Incontro per approfondire e discutere gli orizzonti oltre la proprietà (privata o pubblica), le politiche di austerity imposte da BCE e Governo e il lancio della campagna di “Obbedienza civile”.

Saranno presenti: Alessandro Nannini (coord. Rsu ATAF Firenze), Alessandro Porcinai (rsu Cobas Publiacqua) e le realtà locali che lottano contro le privatizzazioni e per la difesa dei beni comuni.
12 e 13 giugno scorsi la maggioranza assoluta del popolo italiano ha votato per l'uscita dell'acqua dalle logiche di mercato, per la sua affermazione come bene comune e diritto umano universale e per una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico.
Un voto netto e chiaro, con il quale 27 milioni di donne e uomini, per la prima volta dopo decenni, hanno ripreso fiducia nella partecipazione attiva alla vita politica del nostro paese e hanno indicato un'inversione di rotta rispetto all'idea del mercato come unico regolatore sociale.
Ad oggi nulla di quanto deciso ha trovato alcuna attuazione: la legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua continua a giacere nei cassetti delle commissioni parlamentari, gli enti locali - ad eccezione del Comune di Napoli - proseguono la gestione dei servizi idrici attraverso S.p.A. e nessun gestore ha tolto i profitti dalla tariffa.
Non solo. Con l’alibi della crisi e dei diktat della Banca Centrale Europea, il Governo ha rilanciato, attraverso l’art. 4 della manovra estiva, una nuova stagione di privatizzazioni dei servizi pubblici locali, addirittura riproponendo il famigerato ”Decreto Ronchi” abrogato dal referendum.
Governo e Confindustria, poteri finanziari e lobbies territoriali, resisi conto che il popolo ha votato contro di loro, hanno semplicemente deciso di abolire il popolo, producendo una nuova e gigantesca espropriazione di democrazia.
Il risultato referendario deve essere rispettato e per questo, il movimento per l’acqua si prepara a lanciare la campagna nazionale “Obbedienza civile”, ovvero una campagna che, obbedendo al mandato del popolo italiano, produrrà in tutti i territori e con tutti i cittadini percorsi auto organizzati e collettivi di riduzione delle tariffe dell’acqua, secondo quanto stabilito dal voto referendario.
Sabato 26 novembre TUTT@ ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
I Cobas Empoli-Valdelsa
e la Comunità in Resistenza organizza autobus con partenza da Empoli. Info: 3381383792 – 3496198401 - 0571931021

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