mercoledì 29 giugno 2011

Finisce la favoletta della Cgil diversa: Firmato l'ACCORDO INTERCONFEDERALE CONFINDUSTRIA-CGIL.CISL.UIL

Nella serata del 28/6 Confindustria e le segreterie di Cgil.Cisl.Uil hanno siglato l’accordo interconfederale su “ rappresentanza e validità dei contatti aziendali”, che sarà sottoposto in breve agli organi direttivi per l’approvazione definitiva , con l’esclusione dei lavoratori !

E’ UN ACCORDO CHE RECEPISCE ED OMOLOGA TUTTI I LAVORATORI AI DIKTAT DI MARCHIONE IMPOSTI A FATICA A POMIGLIANO E MIRAFIORI :

LA DISTRUZIONE DEI DIRITTI DEL LAVORO OPERATO DA MARCHIONNE, CON L’ACCORDO INTERCONFEDERALE DIVENTA PRATICA CORRENTE PER TUTTO IL MONDO DEL LAVORO.

Per molti versi si torna agli anni ’50, quando alla prima sconfitta operaia in epoca repubblicana, sancita dalla Cgil con il “ piegarsi alla ricostruzione “ , imperò il Far West padronale che abrogò di fatto i contatti nazionali , per il primato dei contratti aziendali gestiti in proprio con la complicità delle incapaci e spesso colluse Commissioni Interne. Bisognerà giungere agli anni ’60 , tra rivolta di P.za Statuto a Torino e “l’autunno caldo”, per ridare dignità,diritti e conquiste ai lavoratori.

Tornando all’accordo fac simile Pomigliano-Mirafiori nella premessa si definisce :

a) “ essenziale un sistema di relazioni …in grado di dare certezze ai tempi e contenuti della contrattazione, ma anche sull’affidabilità e il rispetto delle regole stabilite” , pena le sanzioni ai sindacati sottoscrittori (non ai lavoratori che non le rispettano) ;

b) così come la “ deroga” al CCNL , per il superamento dei limiti posti ai tempi e ritmi di lavorazione , all’organizzazione del lavoro e a altro ancora.

Nel merito, anche se l’Accordo non è retroattivo e formalmente non copre come voleva la Fiat le new co di Marchionne ,vengono stabilite le regole sulla validità degli accordi aziendali.

Questi sono validi allorquando :

a) se approvati dal 50% delle RSU , senza passare per il voto dei lavoratori ; oppure in caso di RSA (su cui la Cisl punta per il futuro “ quale modello di rappresentanza) per la firma basta il 50% delle deleghe, salvo l’eventualità del 30% dei lavoratori di chiedere di sottoporre l’intesa al voto ;

b) “i contratti aziendali approvati alle condizioni di cui sopra - che definidscono clausole di tregua sindacale finalizzate a garantire l’esigibilità degli impegni assunti – hanno effetto vincolante per le OS e RSU-RSA firmatarie , non per i singoli lavoratori “ ;

c) si ribadisce che i contratti aziendali possono in deroga superare i vincoli posti dai CCNL .

PER QUANTO ATTIENE LA RAPPRESERTANZA si fa fede all’accordo Cgil.Cisl.Uil del 2008 , che stabilisce per il Lavoro Privato quanto previsto similmente ne Pubblico Impiego,ovvero : 1) il numero di deleghe viene certificatola INPS ( si fa riferimento alla convenzione tra Inps e parti stipulanti, nulla si dice al riguardo per gli iscritti dei non stipulanti , vedi Cobas e vari altri) ;

2) il numero di deleghe + i risultati delle elezioni RSU , saranno trasmessi al CNEL che stabilisce la graduatoria di quanti hanno superato il 5% , soglia occorrente per la legittimazione a negoziare nell’ambito della categoria a cui si applica il CCNL.

Con questo famigerato Accordo, che cancella e supera quello del luglio ’93, i Confederali si sono fatti carico esclusivamente dei disegni padronali,a scapito dei lavoratori che dovranno subire il peggiore potere dispotico in fabbrica e il logoramento psico-fisico,causa l’iper produttività .

La Confederazione Cobas nel momento in cui smaschera e condanna la funzione di “sindacato giallo” rappresentata da Cgil.Cisl.Uil , si fa carico di sostenere in ogni sede i lavoratori e le RSU che intendano lottare per la difesa dei diritti inalienabili , dei diritti salariali e occupazionali , intesi a travolgere e superate questo squallido orizzonte sindacale e politico, che vuole i lavoratori soccombenti e i giovani precari a vita.

Roma 29.6.2001 CONFEDERAZIONE COBAS

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